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"Ruolo chiave, rilanciare le imprese di montagna": la ricetta di Confartigianato

“Anche nel territorio cesenate – rimarca il Gruppo di Presidenza di Confartigianato Cesena – le imprese artigiane di montagna delll’alta Valsavio e valle del Rubicone rivestono un ruolo chiave"

Rilanciare le imprese di montagna. Lo chiede Confartigianato che ha partecipato alla riunione degli Stati Generali della Montagna convocati dal Ministro per gli Affari regionali e le autonomie  Boccia. “Anche nel territorio cesenate – rimarca il Gruppo di Presidenza di Confartigianato Cesena – le imprese artigiane di montagna delll’alta Valsavio e valle del Rubicone rivestono un ruolo chiave perché garantiscono la tenuta del tessuto sociale oltre che economico. La piccola impresa ha quindi un valore sociale che va riconosciuto e tutelato. In questo senso, un ulteriore calo del numero di imprese nelle zone montane, minerebbe un equilibrio già fragile”

Secondo l’Ufficio Studi di Confartigianato nei comuni montani operano 430mila imprese artigiane, con 865 mila addetti. “Le nostre imprese – prosegue il presidente di Confartigianato Valle Savio Valerio Cangini – Queste imprese sono laboratori di innovazione e sostenibilità ambientali, esempi di un modello di economia circolare che è la chiave dello sviluppo del futuro. Valorizzare le zone montane significa salvaguardare e far crescere le opportunità di lavoro in questi territori, agevolando la vita delle attività economiche imprenditoriali e sostenendo la creazione di nuove imprese. Riteniamo che occorra non solo creare misure per trattenere i giovani, ma rendere professionalmente attrattivi i territori montani".

"La montagna è un luogo privilegiato per famiglie che diventerebbero fruitrici e creatrici di servizi in un’economia dinamica pronta ad accogliere le sfide legate anzitutto al turismo ecosostenibile. E le imprese artigiane, grazie alle dimensioni, alla sostenibilità ambientale dei loro cicli produttivi, all’attrattività delle maestranze e dei prodotti, sono attori fondamentali in questo disegno. Fondamentale è il nodo delle infrastrutture, fisiche e digitali, a partire dalla dotazioni di strade bene mantenute, a partire dalla E45 da ottimizzare ed ex Tiberina da mrimettere in funzione”.

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