"Torti telefonici", l'Agcom sbarca sul web e "taglia fuori" le associazioni dei consumatori
Martedì pomeriggio, nella sede della Regione Emilia Romagna, Agcom ha organizzato un incontro formativo per le associazioni dei consumatori
Federconsumatori, Adoc e Adiconsum esprimono "forte preoccupazione" circa le nuove procedure di conciliazione predisposte da Agcom (Autorità per le garanzie nelle comunicazioni). Martedì pomeriggio, nella sede della Regione Emilia Romagna, AGCom ha organizzato un incontro formativo per le associazioni dei consumatori nel quale è stata illustrata la nuova procedura ConciliaWeb che entrerà in funzione dal 23 luglio prossimo. ConciliaWeb è il portale dell'Autorità Garante che gestirà tutte le domande di conciliazione dei cittadini che ritengono di aver subito torti da parte dei gestori telefonici e per questo si rivolgono a CoReCom.
"Dall'illustrazione delle funzionalità del nuovo portale appare chiaro ed inequivocabile che, a partire dal prossimo 23 luglio, i cittadini non potranno più farsi assistere dalle
associazioni dei consumatori in quanto ConciliaWeb non ne prevede la possibilità - affermano Federconsumatori, Adoc e Adiconsum in una nota -. Di fatto AGCom in questo nega il diritto al cittadino di essere assistito nella propria vertenza da parte di chi ha le competenze per affrontare al meglio la conciliazione con una controparte che è infinitamente più forte e si avvale di legali per difendersi. Una asimmetria di forze insopportabile tra il cittadino e i giganti della telefonia, creata incredibilmente ad arte dall'Autorità Garante delle Comunicazioni per favorire questi ultimi, Autorità che invece ha il compito di difendere il consumatore dagli abusi dei fornitori dei servizi. Tutto ciò mentre il contenzioso tra utenti e gestori telefonici è in costante e preoccupante aumento".
"Nel corso del 2016 (ultimi dati ufficiali CoReCom) le istanze di conciliazione pervenute al Comitato Regionale sono state 6214, di queste più del 50% sono state presentate da associazioni di consumatori - viene ricordato -. L’attività di conciliazione, svolta al CoReCom Emilia- Romagna, ha permesso agli utenti di vedersi riconoscere la cifra totale di 1.953.108,60 euro tra storni e indennizzi. Questa nuova normativa, quindi, pone dei seri dubbi di incostituzionalità in quanto impedisce al cittadino di mettersi nelle migliori condizioni possibili per fare rispettare i propri diritti".
"Ma non è tutto, oltre al danno si aggiunge anche la beffa - tuonano -. Infatti per accedere al portale occorre registrasi via web, allora i cittadini che non posseggano uno smartphone, un tablet o un computer dovranno recarsi personalmente nella sede del CoReCom dove troveranno una apposita postazione per la registrazione. Vale a dire che un cittadino (spesso un anziano) che non abbia a disposizione un dispositivo per accedere a internet, a partire dal 23 luglio, dovrà viaggiare, magari da Piacenza o da Ravenna, per accedere alla postazione predisposta dal CoReCom, fino a Bologna. Una vera e propria presa in giro".
"Inutile dire come tutto ciò sia inaccettabile, per questa ragione le associazioni dei consumatori chiedono ad AGCom che l'avvio del portale ConciliaWeb sia prorogato fino a che non siano stati sanati questi evidenti abusi e invieranno una richiesta di incontro urgente al presidente della Regione Stefano Bonaccini per chiedere il suo intervento, a sostegno delle proprie richieste, anche in qualità di presidente della Conferenza Stato Regioni con la quale AGCom, ci risulta, avrebbe dovuto obbligatoriamente firmare un accordo prima di avviare la piattaforma".