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Economia

Camera di commercio, Patrignani: "Non possiamo appoggiare un candidato che non rappresenta le imprese"

"Possono esserci dialettica e anche controversie fra candidature, ma al di fuori di questo recinto di demarcazione, ossia un presidente che scaturisce da chi le imprese le rappresenta, non si può uscire"

Augusto Patrignani, presidente Confcommercio del comprensorio cesenate, interviene sulla frattura che si è creata sul nome di Carlo Battistini, ex sindaco di Cesena, come papabile per la presidenza della Camera di commercio della Romagna.

Spiega Patrignani: "La posizione della Confcommercio del comprensorio cesenate in merito al rinnovo delle cariche in seno alla Camera di Commercio di Romagna è sempre stata chiara e coerente in tutto il percorso di confronto con le organizzazioni di categoria ed è la stessa al centro del documento programmatico sottoscritto unanimemente i mesi scorsi da tutte le organizzazioni.  La posizione è quella di creare un tavolo unitario per assicurare la più ampia ed efficace rappresentanza alle piccole imprese all'interno dell'ente camerale attraverso un progetto che culmini nella elezione di un presidente che delle piccole imprese sia pienamente rappresentativo". 

"Possono esserci dialettica - prosegue - e anche controversie fra candidature rappresentative del mondo delle imprese, ma al di fuori di questo recinto di demarcazione, ossia un presidente che scaturisce da chi le imprese le rappresenta, non è possibile uscire, perché altrimenti si tradirebbe la nostra missione costitutiva di lavorare per rappresentare le imprese. Confcommercio del comprensorio cesenate ha fiducia nelle imprese di tutti i settori, è  orgogliosa di rappresentarle e reputa che il nostro sistema imprenditoriale abbia pienamente la forza, la dignità e i titoli per poter esprimere un proprio presidente della Camera di Commercio della Romagna.  E' per questa ragione che non può aderire alla proposta delle organizzazioni dell'artigianato di candidare alla presidenza una persona che, pur degnissima, non rappresenta il mondo imprenditoriale. Percorrere questa strada significherebbe riconoscere che le organizzazioni di rappresentanza non sono in grado di esprimere un loro presidente e, se ciò fosse, sarebbe un'ammissione inaccettabile di abdicazione al ruolo. Questo è il punto vero. Sui principi non si può mediare".  

Conclude Patrignani: "Non è pertanto la Confcommercio del comprensorio cesenate a sfilarsi dal tavolo; a farlo in realtà è chi sta agendo al di fuori delle logiche che dovevano guidare il nostro percorso, di piena rappresentanza di cui siamo chiamati ogni giorno a rispondere ai nostri associati e a tutto il sistema imprenditoriale". 

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