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Giovedì, 18 Aprile 2024
Economia

Porte aperte agli impianti idrici per la Giornata Mondiale dell’Acqua

Sabato 23 marzo infatti, in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua, la multiutility propone un “porte aperte” per tutti i cittadini agli impianti di potabilizzazione e depurazione del territorio, per ragionare e informarsi sull’importanza del ciclo idrico

Da sabato e per tutta la settimana successiva basterà un click per prenotare una visita e scoprire come funzionano le “fabbriche dell’acqua” di Hera. Sabato 23 marzo infatti, in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua, la multiutility propone un “porte aperte” per tutti i cittadini agli impianti di potabilizzazione e depurazione del territorio, per ragionare e informarsi sull’importanza del ciclo idrico. La Giornata Mondiale dell’Acqua, istituita dalle Nazioni Unite nel 1992, è il più importante appuntamento dell’anno per informare e sensibilizzare sulla risorsa naturale indispensabile alla vita che, per quasi un miliardo di persone sulla terra, rimane purtroppo una chimera.

Impianti aperti, istruzioni per l’uso: da domani prenotazioni on-line

Hera aprirà le sue porte, sabato 23 marzo, dalle ore 9.30 alle ore 12.30 a un importante impianto del territorio: il depuratore di Cesena, in via Calcinaro. Da domani e fino a venerdì 22 marzo, chiunque potrà prenotarsi per la visita, della durata di circa un’ora, compilando la richiesta sul canale web www.gruppohera.it/acqua. I gruppi (di una ventina di persone al massimo) saranno guidati da tecnici Hera alla scoperta dei tanti passaggi che l’acqua deve compiere per essere reimmessa nell’ambiente una volta utilizzata.

L’impianto di depurazione di Cesena

L'impianto di depurazione a fanghi attivi di Cesena è al servizio della fognatura del Comune di Cesena e delle località limitrofe ed è dimensionato per una potenzialità superiore ai 100.000 abitanti equivalenti. Tratta acque reflue urbane provenienti da fognature di tipo misto e di tipo separato. In regime di tempo asciutto l’impianto tratta circa 14.000 mc/giorno di acqua reflua urbana. Il depuratore di Cesena costituisce uno dei pochi impianti in Italia per la generazione di energia elettrica e termica da biogas applicato alla depurazione delle acque, al 100% rinnovabile. Il biogas prodotto viene utilizzato da un impianto di cogenerazione per produrre energia elettrica e calore; la prima viene ceduta alla rete elettrica nazionale mentre il calore viene riutilizzato all'interno dell'impianto di depurazione. Il quantitativo di energia prodotta nell'impianto di Cesena è pari a 1,3 GWh/anno, equivalente a quella consumata da 1200 persone in 365 giorni.

Al 2016 da Hera un miliardo di euro di investimenti sul territorio

Le visite serviranno anche a raccontare il forte impegno di Hera sull’acqua. Nei suoi dieci anni di attività, infatti, la multiutility ha investito nel ciclo idrico circa 850 milioni di euro. Tale politica, come previsto dal Piano industriale, proseguirà anche nell'immediato futuro sino a superare nel 2016 il miliardo di euro complessivo.

In Italia una situazione preoccupante

Ma questa non è la fotografia dell’Italia, che ha una rete colabrodo e un sistema fognario e depurativo ancora insufficiente a rispondere agli standard richiesti dall'Europa. Per restituire efficienza alla rete e abbattere il danno provocato all'ambiente dalle carenze sul fronte della depurazione, servono, secondo FederUtility (l'associazione che raggruppa oltre 400 società attive nei servizi pubblici locali), circa 64 miliardi d'investimenti nei prossimi 30 anni: un fabbisogno da 2,17 miliardi all'anno. Tra le regioni segnalate tra le più in difficoltà, la Sicilia, la Campania, il Lazio.

L’AD Chiarini: “Vogliamo raccontare ai cittadini quanto lavoro facciamo per l’acqua”

“Come utility del territorio sentiamo forte la responsabilità di contribuire, per quanto ci è possibile, all’uso più razionale e consapevole dell’acqua - afferma Maurizio Chiarini, Amministratore Delegato del Gruppo Hera –. La Giornata Mondiale dell’Acqua è un ottima occasione per ribadire il nostro impegno per una gestione della risorsa idrica responsabile, efficiente e rispettosa dell’ambiente, che ci ha portato a investire in Emilia-Romagna circa 850 milioni di euro nel ciclo idrico negli ultimi 10 anni. Grazie a questo impegno possiamo dire di essere in una delle aree d’Italia meglio attrezzate”.

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