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Pnrr, "Tante risorse, il turismo sarà settore trainante nel post-Covid". Corsini: "Guardiamo ai prossimi 10 anni"

"In un momento così importante dove sul tavolo ci sono parecchie risorse economiche a disposizione del settore turistico - ha detto la presidente Camporeale - noi, come banca, vogliamo essere parte attiva"

Turismo e Pnrr: il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è veramente il Piano Marshall del terzo millennio? E in questo Pnrr ci sono strumenti e risorse per rilanciare il settore del turismo? Le banche che ruolo giocheranno? A queste e ad altre importanti domande ha risposto il convegno che si è tenuto martedì pomeriggio al Grand Hotel da Vinci di Cesenatico, organizzato da RomagnaBanca in collaborazione col Gruppo Cassa Centrale. La presidente della banca, Barbara Camporeale, davanti a una generosa platea, ha sottolineato il ruolo attivo della banca nei confronti degli imprenditori romagnoli. "In un momento così importante dove sul tavolo ci sono parecchie risorse economiche a disposizione del settore turistico - ha detto la presidente Camporeale - noi, come banca, vogliamo essere parte attiva, al fianco degli imprenditori per rilanciare un settore che secondo noi sarà un elemento trainante del post-pandemia. I settori fondamentali nei quali si possono fare investimenti e progetti del rilancio sono quello della riqualificazione energetica, della sostenibilità ambientale, della digitalizzazione, della riqualificazione strutturale. Le parole d'ordine per noi sono "fare rete" e "are concretezza ai progetti" degli imprenditori. Insieme è meglio, e questa è la nostra scommessa per il futuro".

"Insieme alle parti sociali - le ha fatto eco l'assessore regionale al turismo, Andrea Corsini, in vidocollegamento con la sala - stiamo cercando di portare avanti progetti che non si limitino a guardare il domani ma ai prossimi 10 anni. Di cosa parliamo? Oltre ai sostegni alle imprese e ai lavoratori del comparto, che abbiamo chiesto di riattivare con decorrenza 1 gennaio 2022, abbiamo chiesto anche un'ulteriore esenzione dell'Imu ma soprattutto vogliamo che le nuove risorse economiche del Pnrr non siano utilizzare solo per superare le fasi critiche ma per dare slancio al turismo. Come Regione abbiamo definito una serie di interventi che andranno ad aggiungersi a quelli del Governo. Proprio in queste settimane stiamo mettendo a punto una nuova leva finanziaria (insieme a una serie di istituti di credito) un pacchetto di 300 milioni di euro (con banche selezionate) per dare prestiti da 15 anni agli imprenditori che lo richiedano. Strumento nuovo messo a punto con la Bei. La fase che si sta aprendo è assolutamente stimolante, quello che dobbiamo fare è tradurre le risorse in investimenti concreti.  E parliamo sia di interventi strutturali trasversali, come la metropolitana leggera Ravenna - Rimini per cui sono già stati finanziati 100 milioni. Ne servono altrettanti per tutta la partita dei passaggi a livelli, e il Ministero ha detto che è pronto per gli altri 100 milioni di euro. Sia per interventi più piccoli, ma non meno importanti. Secondo me - ha continuato l'assessore - il sistema bancario deve svolgere un ruolo importante per sostenere le piccole imprese della filiera turistica. Spesso sono imprese a gestione familiare,  sottocapitalizzate, senza possibilità di ottenere prestiti con tempi di rientro particolari. In questa fase, delicata per la pandemia ma piena di opportunità per il Pnrr, non solo le istituzioni pubbliche devono stare vicino alle piccole imprese ma anche gli istituti di credito. Non bisogna mai dimenticare che le piccole imprese, se le mettiamo insieme tutte, formano una grande industria. Il turismo è in cima all'elenco dei comparti che, secondo me, possono far ripartire il Paese. E, quando si è attrattivi, non si è solo capaci di chiamare turisti per le vacanze, ma anche  imprenditori per fare investimenti".  

"La vocazione della nostra banca è stare vicino alle piccole e alle grandi imprese del turismo - ha continuato Luigi Duranti, responsabile Corporate Centro Sud e Coordinatore per il Gruppo Cassa Centrale Banca del PNRR - il concetto è fare rete, mettere in comune competenze e capacità. Il Pnrr diventa un'opportunità da cogliere sia per un rilancio che per cambiare le pratiche. Prima tra tutte, dobbiamo imparare a lavorare insieme. Ma cos'è il Pnrr? Il Pnrr è un grande mutuo a gestione diretta che l'Europa fa allo Stato Italiano. In 5 anni verranno stimolati dal Prnrr 600 miliardi di investimenti e l'Europa destinerà questi soldi in vari modi. Uno di questi è anche il partenariato. Un gioco di squadra tra pubblico e privato che sarà in grado di generare altre risorse al servizio della collettività per diminuire il gap territoriale, il gap di genere e il gap generazionale. I driver saranno il green e il digit. E noi come banca siamo qui a dare fiducia a tutti gli imprenditori che vorranno cogliere queste opportunità per riqualificarsi e ripartire alla grande".

Ma cos'è il partenariato? A spiegarlo è stato Stefano Nicolini, Cassa Centrale Banca – Responsabile Finanza Strutturata. "Visto che i tempi per progettare e ottenere risorse con il Pnrr sono brevi (i progetti vanno messi a terra entro il 2023) - spiega Nicolini - bisogna concentrarsi su alcune forme di sostegno particolari, come il partenariato pubblico-privato. E' necessario che siano presenti alcune caratteristiche perchè è un contratto atipico. Una caratteristica è quella della durata mediolunga. In più i progetti vanno finanziati da risorse private per il 51%. Praticamente il privato fa una proposta alla pubblica amministrazione, con un progetto di fattibilità e un piano economico finanziario asseverato. Entro 3 mesi la pubblica amministrazione deve rispondere e se lo riconosce tra i progetti di pubblico interesse lo inserisce tra i progetti a spesa corrente e non come indebitamente. E' per questo che il partenariato è appetibile anche per le pubbliche amministrazioni".

"A breve, tra l'altro, - ha concluso Daniele Piraccini dii Warrant Hub – District Manager Emilia Romagna - ci aspettiamo l'elenco delle spese ammissibili, e l'apertura del portale. E stiamo parlando del credito di imposta al 80% per un massimo di 100 mila euro per interventi fatturati fino al dicembre 2024 dove i lavori possono essere iniziati anche prima. Tra gli interventi sono previsti ristrutturazione edilizia, risanamento conservativo, incremento di efficienza energetica, acquisto di mobili e componenti di arredo, digitalizzazione, abbattimento barriere architettoniche. Grazie al Pnrr e alla collaborazione con banche, associazioni e pubblica amministrazione, gli imprenditori hanno un'opportunità che non possono lasciarsi scappare e devono assolutamente coglierla per entrare nel futuro del turismo dalla porta principale". 

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