rotate-mobile
Economia

Piccole imprese, Cna: "Misure concrete per facilitare l’accesso agli appalti pubblici"

La presidenza di Cna Cesena Val Savio ha presentato a Paolo Lucchi, nelle vesti di presidente dell’Unione dei Comuni Valle Savio, una proposta semplice e concreta per facilitare l’accesso agli appalti pubblici delle micro, piccole, medie imprese del settore edile

Continua a tutti i livelli la battaglia di Cna per tutelare le piccole medie imprese negli appalti pubblici. "Nei giorni scorsi, eravamo in Senato alla Commissione Lavori Pubblici, per chiedere un testo unico per appalti e concessioni, chiaro e accessibile, che tuteli la concorrenza e favorisca, finalmente, una maggiore apertura del mercato - esordisce Sandro Siboni, presidente Cna Cesena Val Savio -. Poche e semplici regole, procedure più immediate che comportino minori oneri amministrativi per le imprese".

Negli stessi giorni, la presidenza di Cna Cesena Val Savio ha presentato a Paolo Lucchi, nelle vesti di presidente dell’Unione dei Comuni Valle Savio, una proposta semplice e concreta per facilitare l’accesso agli appalti pubblici delle micro, piccole, medie imprese del settore edile. "Abbiamo chiesto la disponibilità dell’Unione a formalizzare alcune linee guida di sostegno alle imprese - afferma Siboni -. Cosa che è già stata fatta, da tempo, dalla Regione Lombardia, in coerenza con le disposizioni europee".

L’emergenza riguarda in particolare il comparto edile, che per decenni ha rappresentato il traino per l’economia di tutto il territorio cesenate. Contribuendo a consolidare ed espandere anche tutte le attività dell’indotto - continua Siboni -. La situazione attuale è quella di un settore in forte destrutturazione: centinaia di aziende hanno chiuso in questi ultimi anni. Chi è sopravvissuto fatica a rimanere a galla. Forti tensioni nella riscossione dei crediti e pesanti difficoltà nella gestione delle proprie linee di finanziamento chiudono il cerchio nella rappresentazione di un futuro fortemente incerto".

"Cna Cesena Val Savio  - aggiunge Siboni - ritiene che non si possa rimanere inerti spettatori della liquidazione di una fetta tanto importante della nostra economia". Queste alcune soluzioni proposte da Cna all’Unione dei Comuni Valle Savio: "obbligo di suddivisione della gara in lotti, rotazione degli inviti alle gare, riserva di una quota percentuale delle gare pubbliche per le imprese fino a 10 addetti e con fatturato inferiore ai 2 milioni di euro, pagamento diretto a cura dell’Ente locale del subappaltante. Le medesime priorità che Cna porta avanti a tutti i livelli. Per tutelare quelle piccole imprese ora confinate nel recinto dei subappalti, senza alcun sistema di garanzie".

Per l'associazione di categoria occorre "scegliere le imprese radicate nel territorio, inoltre, porta vantaggi a tutta la comunità. Si sa quali sono i mali degli appalti: offerte al massimo ribasso, subappalti, ritardi, mancata ultimazione dei lavori e chi più ne ha più ne metta. Affidarsi alle imprese locali dà garanzie in termini di affidabilità delle imprese, perché chi gioca in casa ci tiene alla propria reputazione. Ma serve anche a sostenere l’economia e l’occupazione sul territorio stesso. L’emergenza di oggi. È necessaria una forte volontà politica per realizzare gli obiettivi indicati, superando le inevitabili resistenze delle strutture amministrative degli Enti locali e trovando le formule per concretizzare le azione necessarie. Abbiamo solo poche certezze. Che queste semplici misure si possono attuare e che un intero comparto attende un aiuto da un territorio che per decenni lo ha aiutato a crescere. Abbiamo detto “Si può fare!”. Facciamolo".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Piccole imprese, Cna: "Misure concrete per facilitare l’accesso agli appalti pubblici"

CesenaToday è in caricamento