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Pesche e nettarine, dopo una partenza nera si alzano i prezzi pagati agli agricoltori

L'annata poco remunerativa si fa sentire, così come la chiusura per ferie di alcuni punti vendita in città in certi casi ha rallentato la richiesta, però la Riviera "tira" e albergatori e ristoratori si stanno rivolgendo sempre di più alla struttura mercatale di Pievesestina

In ripresa le quotazioni della frutta fresca al mercato ortofrutticolo di Cesena. Anche pesche e nettarine, dopo un avvio stentato, pare si stiano riprendendo. Tutto sommato la settimana che si sta concludendo non è andata male al Mercato ortofrutticolo di Cesena. Gli agricoltori sono abbastanza soddisfatti dei prezzi, almeno per certi articoli, secondo un comunicato del mercato stesso.

L’annata poco remunerativa si fa sentire, così come la chiusura per ferie di alcuni punti vendita in città in certi casi ha rallentato la richiesta, però la Riviera “tira” e albergatori e ristoratori si stanno rivolgendo sempre di più alla struttura mercatale di Pievesestina. “Dopo un momento di stasi di metà luglio – afferma Domenico Scarpellini, presidente del For – le situazione è andata lentamente migliorando. Non possiamo dire che si tratti di un’annata ottima per quello che riguarda le remunerazioni, però le cose erano partite molto peggio e ora si è notato qualche timido miglioramento. Abbiamo visto che la politica della qualità dei prodotti locali sta pagando e sia gli esercenti, sia gli albergatori e ristoratori più intelligenti, hanno capito che solo proponendo prodotto locale e buono di sapore possono soddisfare le esigenze dei consumatori, siano essi residenti o i turisti che arrivano in Riviera da tutta Europa”.

Guardando i dettagli, alcuni articoli stanno dando discrete soddisfazioni. “Le nettarine, specie di grossa pezzatura – spiega Matteo Magnani del Mercato – già da dieci giorni stanno tenendo un discreto prezzo. Naturalmente si parla del prodotto di buona qualità e quest’anno, grazie all’andamento meteo, al Mercato è entrato solo prodotto ottimo. Le nettarine in padella si sono attestate, per gli agricoltori, attorno a 1,60 euro il chilo, con punte di 1,80. Hanno qualche difficoltà in più i frutti di pezzatura piccola. Per le pesche le remunerazioni sono più basse, ma in crescita. Negli ultimi giorni quelle lavorate in padelle hanno spuntato da 1,20 a 1,70 euro il chilo”.
 

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