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Patto sindacale con Hera: più ricaduta economica sul territorio

A dicembre scadrà il patto di sindacato dei soci pubblici di Hera, in vista del suo rinnovo il Comune di Cesena si sta muovendo per rendere più incisive le ricadute economiche della multiutility sui territori da essa serviti

A dicembre scadrà il patto di sindacato dei soci pubblici di Hera, in vista del suo rinnovo il Comune di Cesena si sta muovendo per rendere più incisive le ricadute economiche della multiutility sui territori da essa serviti. Passaggio importantissimo questo del riassetto del patto dei Comuni soci che controllano oltre il 59% della multiutility. In questo quadro il Comune di Cesena  detiene una quota del 2,090%.

“Sappiamo bene – specificano il sindaco Paolo Lucchi e il vicesindaco Carlo Battistini –che Hera rappresenta una delle maggiori imprese italiane del settore, con considerevoli prospettive di ulteriore crescita. E’ chiaro che attribuiamo molta importanza ai risultati economico - finanziari, ma non possiamo dimenticare che si tratta di un’azienda che, nata dalle vecchie municipalizzate, gestisce servizi fondamentali per tutti i cittadini. Per questo siamo convinti che sia assolutamente necessario un controllo sempre più attento da parte della componente  pubblica che è rappresentata dai Comuni, ma di fatto ha il compito di farsi portavoce degli interessi dei cittadini. Da qui la proposta di Cesena di porre l’accento nel nuovo patto di sindacato alla salvaguardia delle ricadute di Hera sul territorio. Pensiamo in particolare alla tutela dell’esperienza delle cooperative sociali che, con la loro attività nell’ambito dei servizi affidati loro da Hera, hanno reso possibile l’inserimento lavorativo di tante persone con disabilità. Ma chiediamo di prestare una crescente attenzione anche a questioni più generali come quelle della vigilanza sul rispetto delle norme contrattuali riconducibili alla giusta filiera contrattuale, e sottoscritte con le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative a livello nazionale; della legislazione sulla sicurezza dei lavoratori anche per i subfornitori, privilegiando per questo il rapporto di lavoro dipendente; dei meccanismi di premialità nelle gare per la qualità, anziché per il ribasso dell’offerta nei processi di esternalizzazione”.

Sulla base di queste indicazioni l’Amministrazione Comunale di Cesena ha elaborato una proposta, scaturita anche dal confronto con le associazioni di categoria e i sindacati cesenati che hanno dichiarato la loro condivisione nel corso di una riunione svoltasi giovedì scorso in Comune. L’Amministrazione comunale era rappresentata dal Sindaco Paolo Lucchi, dal Vicesindaco Carlo Battistini e dagli Assessori Simona Benedetti e Matteo Marchi.  Presenti Lidia Capriotti e Dino Palareti della Cgil, Antono Amoroso della Cis, Paolo Manzelli della Uil, Valter Rusticali di Agci, Valdes Onofri ed Enrica Mancini di Legacoop, Giovanni Calzolari di Confindustria, Lorenzo Biguzzi di Confapi, Eugenio Battistini di Confartigianato Federimpresa, Maria Luisa Pieri di Confesercenti.

“Abbiamo voluto fortemente questo momento di confronto – sottolineano sindaco e vicesindaco – in linea con il metodo di lavoro impostato in questi anni, improntato alla massima trasparenza e informazione. Gli stessi principi che ci hanno portato, nei mesi scorsi, a promuovere la costituzione del Comitato Utenti della Città di Cesena, riunitosi per la prima volta a metà ottobre. Attribuiamo a questo nuovo strumento una particolare importanza nella verifica dell’attività delle partecipate, a cominciare proprio da Hera, in un’ottica di attenzione specifica alle istanze dei cittadini”.

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