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Patrignani: "Pubblici esercizi e negozi, il suolo pubblico gratis non basta"

"Secondo Confcommercio - rimarca il presidente Augusto Patrignani - occorre un intervento facilitatore dell'amministrazione pubblica, di concerto con le organizzazioni  di categoria con cui è avviato un confronto permanente"

Come fare per accompagnare le imprese commerciali e i pubblici esercizi dal centro storico alla periferia, in questa fase perdurante di pandemia, anche nei mesi autunnali e dell'inverno, meno propizi per la fruizione della città all'aria aperta, condizione più propizia e vantaggiosa per fronteggiare la recrudescenza dei contagi?

"Secondo Confcommercio - rimarca il presidente Augusto Patrignani - occorre un intervento facilitatore dell'amministrazione pubblica, di concerto con le organizzazioni  di categoria con cui è avviato un confronto permanente, che si innesti in più direzione. Benissimo il prolungamento della concessione del suol pubblico con l'installazione di strutture adeguate da parte degli esercizi pubblici per la creazione e di ambienti favorevoli all'aperto, ma non dimentichiamoci che il bilancio del 2020, con il lockdown e la faticosa ripresa, per le imprese resta se non fallimentare almeno molto negativo. Quello che è stato perduto è irrecuperabile. Pertanto servono altri interventi riequilibratori".

"Questi interventi debbono comprende l'abbassamento dei tributi, a partire da Tari, riducendo la tariffa rifiuti con azioni più incisive nei confronti dell'ente gestore Hera,  e Imu - aggiunge Patrignani - lo sfoltimento degli adempimenti burocratici, un piano della mobilità plurima che non penalizzi quella privata delle auto premiante per la fruibilità del centro e delle aree terziarizzate in tutta la città e la creazione di aree di sosta adeguate, a servizio del centro. Occorre identificare un'immagine di città da realizzare che venga un po' alla volta rigenerata grazie a interventi mirati sugli edifici in disuso e degradati e un piano adeguato di arredo e armonizzazione urbana per rilanciare le sue funzioni, fra cui spicca quella del commercio al dettaglio che va sostenuto con politiche incentivanti. La parola d'ordine, d'estate, in autunno, inverno e primavera - sempre - deve essere massima fruibilità e accessibilità della città e dei suoi spazi commerciali e dei pubblici esercizi. Quest'estate abbiamo avuto un centro bellissimo con tavolini e sedute disseminati nelle piazze grazie allo spazio pubblico gratuito concesso gratuitamente dal Comune ed è stato un intervento molto positivo, ma tutto questo non basta, si deve e si può fare di più in questa complessa ripartenza, portando aiuti concreti, tangibili e misurabili, quelli da noi elencati,  a imprese commerciali e pubblici esercizi".

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