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Patrignani (Confcommercio): "Razionalizzare la spesa pubblica e ridurre le tasse"

Lo chiede Confcommercio cesenate ai 15 comuni del Cesenate impegnati nella redazione del bilancio preventivo 202

Agire sulla leva fiscale, trovando anche risorse nella razionalizzazione della spesa pubblica. Lo chiede Confcommercio cesenate ai 15 comuni del Cesenate impegnati nella redazione del bilancio preventivo 2020. "Le imprese attendono segnali di riduzione tributaria, per quel che attiene in particolare Imu e Tari - afferma il presidente Confcommercio cesenate Augusto Patrignani -. L'Ufficio Studi di Confcommercio ha effettuato un'analisi sulla spesa pubblica locale rapportata alla qualità e alla quantità dei servizi erogati ai cittadini. Oltre la spesa è stato calcolato un indice sintetico di beni e servizi offerti ai cittadini da tutte le amministrazioni locali per una valutazione comparativa dell'efficienza della spesa pubblica locale. La grande sfida è razionalizzarla, potando il superfluo e le spese non utili".

L'analisi dell'ufficio Studi ha analizzato anche la questione dell'effetto delle clausole Iva sul Pil e sui consumi. In caso di neutralizzazione delle clausole, il Pil nel 2020 si attesterebbe sullo 0,3% mentre se aumentasse l'Iva il Pil scenderebbe a -0,2%, cioè entreremmo in recessione. Per i consumi lo scarto passerebbe dallo 0,3% senza aumento e a -0,5% in caso di aumento con una "stangata" da 834 euro a famiglia e 375 euro pro capite.  Ma i 23,1 miliardi di euro che costerebbe l'aumento dell'Iva sono calcolati in base ai consumi attuali. "Probabilmente - osserva Patrignani -  un aumento dell'imposta determinerebbe un calo dei consumi delle famiglie, quindi non si arriverebbe alla cifra necessaria, con la necessità di reperire ulteriori risorse nel 2021".  

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