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Giovedì, 18 Aprile 2024
Economia

Nuovo impianto di cogenerazione nel polo produttivo Amadori: garantirà risparmio energetico

L'intesa è stata sottoscritta con Hera Servizi Energia, la energy service company di riferimento per il settore industriale del Gruppo Hera

Il Gruppo Hera ha raggiunto un accordo con Amadori per la realizzazione di un impianto di cogenerazione che fornirà energia pulita per il polo produttivo di Cesena. Un intervento di efficienza energetica che garantirà risparmio di energia primaria di circa il 15% con un alto rendimento globale in termini di conversione di energia del 70%. L’intesa è stata sottoscritta con Hera Servizi Energia, la energy service company di riferimento per il settore industriale del Gruppo Hera, che negli anni ha realizzato impianti di produzione in assetto cogenerativo impiegando le migliori tecnologie di mercato, in grado di garantire non soltanto importanti risparmi energetici ed economici ma anche significativi benefici ambientali.

Anche il nuovo impianto, al servizio del Mangimificio Amadori, sarà gestito secondo logiche di ottimizzazione ed efficienza, il tutto con l’ausilio di un sistema di telegestione e telecontrollo (h24) e pronto intervento. L’impianto ha il suo nucleo fondamentale in una centrale di cogenerazione da 900 kWe che, grazie ad apposite connessioni, riuscirà inoltre ad alimentare – sotto forma di vapore – varie utenze termiche: i processi di trasformazione e lavorazione dei mangimi e il riscaldamento degli uffici. Un polo tecnologico, al servizio del Mangimificio Amadori, che fornisce energia elettrica ed energia termica sotto forma di vapore e acqua calda. Realizzazione, gestione e manutenzione dell’infrastruttura faranno capo a Hera Servizi Energia, che investirà complessivamente oltre un milione di euro, nel quadro di un accordo della durata di 10 anni (o per 60.000 ore di esercizio totale del cogeneratore).

Con questo impianto Amadori potrà così migliorare l’efficienza dei propri cicli di produzione e incidere positivamente a favore dell’ambiente, in linea – peraltro – con la storica vocazione del Gruppo Hera, da sempre attento ai temi dell’efficienza energetica e da alcuni anni orientato a sviluppare i propri business e quelli dei propri partner in armonia con l’ambizioso percorso tracciato dall’Agenda Onu al 2030. A regime, infatti, il polo tecnologico–energetico sarà in grado di esprimere importanti performance ambientali, evitando ogni anno il consumo di circa 400 tonnellate equivalenti di petrolio e l’emissione di 900 tonnellate di CO2, pari all’assorbimento di un anno di un bosco di 150 ettari. Un beneficio ambientale quantificabile anche in oltre 600 automobili a gasolio in meno in circolazione.

"L’efficienza energetica è uno degli assi su cui poggia il modello di economia circolare che il Gruppo Hera sviluppa, ormai da tempo - è il commento di Giorgio Golinelli, amministratore delegato di Hera Servizi Energia -. In questo senso, come energy service company, operiamo a supporto di enti e organizzazioni pubbliche e private, forti di un’offerta di servizi ampia e qualitativamente elevata. Siamo per questo lieti del buon esito dell’accordo con Amadori che ci permette di aggiungere eccellenza ad eccellenza, adeguando il profilo energetico dello stabilimento al valore assoluto del prodotto che lì viene realizzato".

"La nostra politica di sostenibilità è da sempre attenta alla gestione ambientale ed energetica di tutte le attività produttive - conferma Mauro Masini, direttore centrale Operations Amadori -. Per questo abbiamo scelto un modello di business in grado di conciliare gli obiettivi economici coi territori in cui il Gruppo è presente. In quest’ottica, lavoriamo per essere sempre più efficienti, sia attraverso l’utilizzo ottimale di ogni fonte e risorsa, un crescente impiego di quelle rinnovabili, la riduzione degli sprechi, il recupero degli scarti di lavorazione e la loro trasformazione in risorse. Questo nuovo impianto di cogenerazione, realizzato col fondamentale supporto del Gruppo Hera, conferma l’eccellenza dell’intero polo produttivo di Cesena che, con circa l’80% di energia auto-prodotta, rappresenta un vero esempio di economia circolare".

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