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Economia

Nuovi strumenti per controllare la 'salute' dell'economia comunale

Avere sempre a disposizione una fotografia chiara a e dettagliata dello stato di salute economico - finanziaria delle proprie società partecipate. E’ questo lo scopo che si è posto il Comune di Cesena

Avere sempre a disposizione una fotografia chiara a e dettagliata dello stato di salute economico - finanziaria delle proprie società partecipate. E’ questo lo scopo che si è posto il Comune di Cesena, sulla scia delle nuove linee di indirizzo e di controllo delle partecipate - improntate a una maggiore attenzione alle istanze degli utenti e a una sempre maggior trasparenza - che l’Amministrazione Comunale ha definito nelle settimane scorse e che poterà all’esame del Consiglio nella seduta di giovedì 15 settembre.
 
E per ottenere questo risultato il Comune si dota di un nuovo strumento, ricorrendo al sistema del Rating Finanziario sviluppato dai professori Giuseppe Farneti ed Emanuele Padovani dell’Università di Bologna attraverso le banche dati di Bureau van Dijk, multinazionale belga specializzata nella creazione di piattaforme software relative a informazioni economico-finanziarie e, fra le altre cose, titolare delle banche dati dei bilanci delle amministrazioni pubbliche locali Aida PA e dei bilanci delle società ed enti partecipati Aida SPL. Il Comune di Cesena ha deciso di avvalersi di queste informazioni (le stesse utilizzate dal Sole 24 Ore per stilare la classifica degli enti locali capoluogo di provincia più virtuosi) e delle analisi elaborate sulla loro base per metterle a disposizione del Consiglio, di tutti i cittadini e, naturalmente, dell’Amministrazione Comunale.
 
Questa sera, il nuovo strumento sarà illustrato alla prima Commissione consiliare (competente in materia di Bilancio, Finanze, Patrimonio, Società Partecipate). Fra gli aspetti che verranno approfonditi durante la seduta, ci sono da un lato l’andamento nel tempo della performance finanziaria del bilancio del Comune, e dall’altro il “rating” raggiunto dal ‘gruppo’ municipale, cioè dall’insieme delle società partecipate dall’Amministrazione Comunale.
“Per quanto riguarda il primo aspetto – sottolineano il Sindaco Paolo Lucchi e il Vicesindaco Carlo Battistini -  è emerso che dal 2004 al 2010 la performance complessiva del Comune di Cesena  è migliorata, passando da una valutazione di fascia B ad una A piena, che ci colloca fra il 5% dei Comuni più virtuosi. Ciò riflette un costante impegno da parte dell’Amministrazione rivolto a migliorare diversi aspetti della gestione finanziaria. Innanzitutto, il saldo di parte corrente, che è stato mantenuto sempre positivo ed aumentato nel corso del tempo, in controtendenza rispetto a molti altri casi di amministrazioni similari in Regione ed in Italia. Vi è stata anche una riduzione, in relazione alle entrate correnti, delle spese del personale, passando dal 31% nel 2004 al 29% nel 2010. Anche l’indicatore relativo alla gestione dei debiti di finanziamento è migliorato di circa il 20%”.
 
Sul versante delle partecipate  l’incrocio dell’enorme mole di dati a disposizione permetterà valutare in modo sempre più efficace e tempestivo l’andamento delle singole società e confrontarlo con quello di società dello stesso settore a livello italiano.
Al momento sono 31 le società e gli organismi partecipati economicamente dal Comune di Cesena. Per 5 di esse il Comune detiene quote di partecipazione superiori al 50%; si tratta di: Cesena Fiera (71,5%), Energie per la città (100%), Filiera Ortofrutticola Romagnola (99,7%), Novello spa – Società di trasformazione urbana (100%), Valore Città (100%). Ma non sono queste le società che pesano maggiormente nella valutazione complessiva del gruppo municipale di Cesena. Infatti, secondo i criteri adottati per il rating, le società di maggior peso sono: HERA Spa (pesata al 54,97%) valutata B2, Unica Reti Spa (25,67%) C4, Romagna Acque Spa (14,04%) C1. La pesatura, infatti, riflette non solo la quota di partecipazione, ma anche altri elementi: la spesa corrente gestita, il capitale investito e il valore del patrimonio netto.
L’analisi effettuata indica, fra le altre cose, che il gruppo complessivo composto da Comune e partecipate si distingue per una bassa incidenza del costo del personale sulla spesa corrente.
Questo indicatore, che la legge prevede sia utilizzato per verificare la possibilità di assumere nuovo personale,  è pari al 21,7% e, dunque, ben al disotto del limite prefissato (40%).
 
“Questi dati – rimarcano Sindaco e Vicesindaco – ci forniscono indicazioni importanti sia per l’andamento delle singole società, sia per il quadro complessivo, sia per le sue ripercussioni nella gestione comunale. Infatti, l’analisi dei risultati del rating ci mette nelle condizioni di monitorare e confrontare con grande precisione e un maggior tempismo rispetto al passato, costi, rischi, andamenti. In questa direzione ci ha spinto la vicenda negativa di Sapro che – come ribadito già nel bilancio del primo anno di mandato  –  che ci ha indicato la necessità di migliorare in termini di controllo e di attenzione al rispetto delle strategie. E’ pur vero che già in precedenza il controllo sulle partecipate è stato compiuto costantemente, come è dimostrato anche dall’ assiduità e dalla trasparenza delle informazioni al riguardo, puntualmente consegnate ai capigruppo ed alla commissione consiliare competente, e del resto buona parte delle società partecipate è in equilibrio economico – finanziario e con gestione in attivo. Ma l’Amministrazione Comunale di Cesena – che in passato non ha mai esitato a prendere provvedimenti coerenti e a segnalare le criticità – ha voluto dotarsi degli strumenti più efficaci per affrontare al meglio questo complesso tema. L’analisi del rating ci permetterà di svolgere in modo sempre più approfondito questo monitoraggio che, non a caso, rappresenta uno degli elementi più significativi delle nuove linee guida per l’attività di controllo delle partecipate insieme al maggior coinvolgimento dei cittadini, attraverso nuovi strumenti come il Comitato degli Utenti che ci prepariamo a varare”.
Avere sempre a disposizione una fotografia chiara a e dettagliata dello stato di salute economico - finanziaria delle proprie società partecipate. E’ questo lo scopo che si è posto il Comune di Cesena, sulla scia delle nuove linee di indirizzo e di controllo delle partecipate - improntate a una maggiore attenzione alle istanze degli utenti e a una sempre maggior trasparenza - che l’Amministrazione Comunale ha definito nelle settimane scorse e che poterà all’esame del Consiglio nella seduta di giovedì 15 settembre.
 
E per ottenere questo risultato il Comune si dota di un nuovo strumento, ricorrendo al sistema del Rating Finanziario sviluppato dai professori Giuseppe Farneti ed Emanuele Padovani dell’Università di Bologna attraverso le banche dati di Bureau van Dijk, multinazionale belga specializzata nella creazione di piattaforme software relative a informazioni economico-finanziarie e, fra le altre cose, titolare delle banche dati dei bilanci delle amministrazioni pubbliche locali Aida PA e dei bilanci delle società ed enti partecipati Aida SPL. Il Comune di Cesena ha deciso di avvalersi di queste informazioni (le stesse utilizzate dal Sole 24 Ore per stilare la classifica degli enti locali capoluogo di provincia più virtuosi) e delle analisi elaborate sulla loro base per metterle a disposizione del Consiglio, di tutti i cittadini e, naturalmente, dell’Amministrazione Comunale.
 
Questa sera, il nuovo strumento sarà illustrato alla prima Commissione consiliare (competente in materia di Bilancio, Finanze, Patrimonio, Società Partecipate). Fra gli aspetti che verranno approfonditi durante la seduta, ci sono da un lato l’andamento nel tempo della performance finanziaria del bilancio del Comune, e dall’altro il “rating” raggiunto dal ‘gruppo’ municipale, cioè dall’insieme delle società partecipate dall’Amministrazione Comunale.
“Per quanto riguarda il primo aspetto – sottolineano il Sindaco Paolo Lucchi e il Vicesindaco Carlo Battistini -  è emerso che dal 2004 al 2010 la performance complessiva del Comune di Cesena  è migliorata, passando da una valutazione di fascia B ad una A piena, che ci colloca fra il 5% dei Comuni più virtuosi. Ciò riflette un costante impegno da parte dell’Amministrazione rivolto a migliorare diversi aspetti della gestione finanziaria. Innanzitutto, il saldo di parte corrente, che è stato mantenuto sempre positivo ed aumentato nel corso del tempo, in controtendenza rispetto a molti altri casi di amministrazioni similari in Regione ed in Italia. Vi è stata anche una riduzione, in relazione alle entrate correnti, delle spese del personale, passando dal 31% nel 2004 al 29% nel 2010. Anche l’indicatore relativo alla gestione dei debiti di finanziamento è migliorato di circa il 20%”.
 
Sul versante delle partecipate  l’incrocio dell’enorme mole di dati a disposizione permetterà valutare in modo sempre più efficace e tempestivo l’andamento delle singole società e confrontarlo con quello di società dello stesso settore a livello italiano.
Al momento sono 31 le società e gli organismi partecipati economicamente dal Comune di Cesena. Per 5 di esse il Comune detiene quote di partecipazione superiori al 50%; si tratta di: Cesena Fiera (71,5%), Energie per la città (100%), Filiera Ortofrutticola Romagnola (99,7%), Novello spa – Società di trasformazione urbana (100%), Valore Città (100%). Ma non sono queste le società che pesano maggiormente nella valutazione complessiva del gruppo municipale di Cesena. Infatti, secondo i criteri adottati per il rating, le società di maggior peso sono: HERA Spa (pesata al 54,97%) valutata B2, Unica Reti Spa (25,67%) C4, Romagna Acque Spa (14,04%) C1. La pesatura, infatti, riflette non solo la quota di partecipazione, ma anche altri elementi: la spesa corrente gestita, il capitale investito e il valore del patrimonio netto.
L’analisi effettuata indica, fra le altre cose, che il gruppo complessivo composto da Comune e partecipate si distingue per una bassa incidenza del costo del personale sulla spesa corrente.
Questo indicatore, che la legge prevede sia utilizzato per verificare la possibilità di assumere nuovo personale,  è pari al 21,7% e, dunque, ben al disotto del limite prefissato (40%).
 
“Questi dati – rimarcano Sindaco e Vicesindaco – ci forniscono indicazioni importanti sia per l’andamento delle singole società, sia per il quadro complessivo, sia per le sue ripercussioni nella gestione comunale. Infatti, l’analisi dei risultati del rating ci mette nelle condizioni di monitorare e confrontare con grande precisione e un maggior tempismo rispetto al passato, costi, rischi, andamenti. In questa direzione ci ha spinto la vicenda negativa di Sapro che – come ribadito già nel bilancio del primo anno di mandato  –  che ci ha indicato la necessità di migliorare in termini di controllo e di attenzione al rispetto delle strategie. E’ pur vero che già in precedenza il controllo sulle partecipate è stato compiuto costantemente, come è dimostrato anche dall’ assiduità e dalla trasparenza delle informazioni al riguardo, puntualmente consegnate ai capigruppo ed alla commissione consiliare competente, e del resto buona parte delle società partecipate è in equilibrio economico – finanziario e con gestione in attivo. Ma l’Amministrazione Comunale di Cesena – che in passato non ha mai esitato a prendere provvedimenti coerenti e a segnalare le criticità – ha voluto dotarsi degli strumenti più efficaci per affrontare al meglio questo complesso tema. L’analisi del rating ci permetterà di svolgere in modo sempre più approfondito questo monitoraggio che, non a caso, rappresenta uno degli elementi più significativi delle nuove linee guida per l’attività di controllo delle partecipate insieme al maggior coinvolgimento dei cittadini, attraverso nuovi strumenti come il Comitato degli Utenti che ci prepariamo a varare”.
 

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