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Economia

Nuove opportunità per giovani agricoltori con l’ ‘Orto giovane’ del Pacchetto lavoro

“Era quasi doveroso – spiegano il Sindaco Paolo Lucchi e l’Assessore al Lavoro Matteo Marchi - prevedere misure di questo tipo in un territorio come il nostro, connotato da sempre una fortissima vocazione agricola".

E’ stato denominato “Orto giovane” l’intervento inserito nel pacchetto lavoro dell’Amministrazione comunale a favore delle aziende e cooperative agricole di nuova costituzione, o composte da giovani agricoltori o, comunque, in grado di presentare progetti che prevedano un aumento dell’occupazione. “Era quasi doveroso – spiegano il Sindaco Paolo Lucchi e l’Assessore al Lavoro Matteo Marchi - prevedere misure di questo tipo in un territorio  come il nostro, connotato da sempre una fortissima vocazione agricola".

"Crediamo sia significativo lanciare questa iniziativa mentre a Cesena si svolge Macfrut, vetrina internazionale dell’eccellenza ortofrutticola sviluppatasi all’interno delle aziende della nostra filiera - continuano Lucchi e Marchi -. E se Macfrut apre lo sguardo verso le prospettive internazionali e le sfide del futuro, non possiamo dimenticare che l’agricoltura che ha fatto conoscere il nome di Cesena nel mondo affonda le sue radici nell’impegno quotidiano, sul campo – e in questo caso è davvero giusto usare questo termine –, delle tante aziende agricole, dei tanti coltivatori diretti, delle tante cooperative che con il loro lavoro tengono vivo questo importante comparto economico. In questa prospettiva abbiamo ritenuto significativo aiutare ad aprire la strada ai giovani che vogliono intraprendere la stessa strada. Da qui la scelta di introdurre nel pacchetto lavoro anche misure specifiche in questa direzione, prendendo le mosse dai bandi per l’assegnazione dei poderi comunali".

"Forse non tutti sanno che il Comune è ancora oggi in possesso di diversi terreni agricoli sia a seminativo sia boschivi. La conduzione di questi appezzamenti è sempre stata assegnata a imprese o cooperative agricole del territorio, con criteri via via suggeriti anche dalla Consulta Agricola. In questo modo, ad esempio, si è proceduto all’allargamento maglia poderale, all’incentivazione per i giovani agricoltori, eccetera - aggiungono gli amministratori -. Per i prossimi bandi c’è l'intenzione di introdurre  un ulteriore elemento qualificante, inserendo fra i criteri di valutazione la capacità, all'interno dei progetti presentati, di generare nuova occupazione".

Lucchi e Marchi parlano "di una modifica rilevante, perché in questo modo si passa dalla redazione di bandi basati su elementi di natura essenzialmente patrimoniale (contenenti le indicazioni di priorità indicate dalla Consulta Agricola, oltre agli elementi di prelazione tipici della contrattualistica agricola) a bandi che tengono conto anche della progettualità legata allo sviluppo occupazionale delle aziende partecipanti. Non si presta attenzione, quindi, solo alla creazione di nuove aziende agricole di conduzione, in una fase in cui, per altro, già quelle esistenti soffrono problemi di sostenibilità, ma ad una capacità progettuale che abbia al centro lo sviluppo occupazionale".

"Un passaggio di non poco conto, che andrà affrontato insieme a tutti gli attori, partendo dalla Consulta Agricola - concludono -. Ma un passaggio che in questa fase riteniamo un tassello importante per far assumere a questi appezzamenti un vero valore sociale per l'intera collettività”. Con ‘Orto Giovane’ si prevede di contribuire alla creazione di almeno una decina di posti di lavoro e l’obiettivo è di concludere le procedure entro novembre, in tempo per l’avvio dell’annata agraria, in modo da consentire ai nuovi assegnatari di predisporre la semina delle colture.

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