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Economia

Moda, "ripara, riusa, ricicla": Cna lancia la sfida dell'innovazione sostenibile e dell'economia circolare

Cna impegnata in un percorso formativo a 360 gradi rivolto alle aziende del settore attive nella nostra provincia

Ripara, riusa, ricicla: i tre pilastri dell’economia circolare entrano sempre più nel mondo della moda grazie a Cna Forlì-Cesena, impegnata in un percorso formativo a 360 gradi rivolto alle aziende del settore attive nella nostra provincia. Il nuovo modello di produzione e consumo, mirato ad allungare la vita dei beni e a ridurre al minimo i rifiuti e lo sfruttamento delle risorse primarie, si traduce in questo settore in tre requisiti fondamentali: ogni vestito, calzatura o accessorio deve poter essere usato di più, deve essere progettato per essere rifatto e deve essere realizzato partendo da input sicuri e riciclati o rinnovabili. Da qui può partire una vera rivoluzione economica sul sentiero dello sviluppo sostenibile, in grado di ‘correggere’ il modello di economia lineare dominante e che ha causato spesso sprechi e inquinamento nel corso del tempo.

“Occorre minimizzare il ricorso a risorse vergini e aumentare l’uso di prodotti e materiali esistenti” afferma Gessica Lombardi, presidente di Cna Federmoda Forlì-Cesena. “Sottoprodotti e scarti devono essere trattati come materiali di valore. Siamo partiti proprio da qui, proponendo a un gruppo di aziende associate un percorso formativo in collaborazione con CNA Formazione incentrato su tre tematiche”.

Dopo una panoramica generale sull’economia circolare, l’attenzione si è concentrata su come gestire il rifiuto in maniera diversa, trasformandolo da esubero di produzione in sottoprodotto nel medesimo ciclo produttivo che lo ha generato o in cicli produttivi di terzi. Per illustrare nello specifico le procedure necessarie a elevare la classificazione e la gestione del rifiuto a sottoprodotto sono stati coinvolti i collaboratori Cna che si occupano del servizio Ambiente e che oltre alla partecipazione come docenti del corso sono a disposizione per le tutte le aziende associate interessate.

“Il terzo tema affrontato – conclude Lombardi – è stato quello comunicativo.  Chi intraprende cammini virtuosi come questo deve farsi portavoce attraverso nuovi approcci e strumenti per comunicare la sostenibilità internamente ed esternamente all’azienda in modo che ciò che può sembrare un problema diventi un beneficio e un’opportunità per imprese e cittadini”. “Inoltre – sottolinea Laura Navacchia, responsabile Cna Federmoda Forlì-Cesena – la modalità del corso ha permesso di coinvolgere aziende meno strutturate e meno avvezze a temi all’apparenza così complessi”.

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