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Metalmeccanici, la Uil di Cesena annuncia un aprile caldo

Sarà un aprile caldo sul fronte sindacale per i lavoratori metalmeccanici della Uilm-Uil di Cesena che scendono in piazza su più fronti: pensioni e rinnovo del contratto nazionale

Sarà un aprile caldo sul fronte sindacale per i lavoratori metalmeccanici della Uilm-Uil di Cesena che scendono in piazza su più fronti: pensioni e rinnovo del contratto nazionale Federmeccanica e Assistal. Sul primo fronte il 2 aprile i metalmeccanici della UIL di Cesena saranno alla mobilitazione per cambiare la Legge Fornero sulle pensioni indetta da UIL CGIL CISL confederali.

“La tematica delle pensioni – afferma Roberto Ferrari segretario provinciale Uilm Cesena – è un tema caldo. Anche nel nostro settore numerosi sono i lavoratori che si sono visti posticipare l’accesso alla pensione dopo anni di lavoro usurante. Posticipi che stanno altresì bloccando l’assunzione di giovani.” “In questo senso cambiare la Legge Fornero – prosegue Ferrari – può sancire un nuovo patto tra generazioni e quella opportuna coesione necessaria per rilanciare un settore ancora in crisi.”

Sul secondo il 4 aprile a Bologna i metalmeccanici della UIL di Cesena parteciperanno all’attivo regionale dei quadri e delegati di Uilm Fiom e Fim alla presenza dei segretari generali nazionali Palombella, Bentivogli e Landini per fare il punto sulla trattativa con Federmeccanica e Assistal e in preparazione dello sciopero nazionale di categoria del 20 aprile prossimo.

“Questo attivo – afferma Ferrari – segna l’inizio di un percorso di lotta e di assemblee unitarie per informare i lavoratori sulle motivazioni dello sciopero nazionale dei metalmeccanici e per ascoltare ciò che pensano i lavoratori”. Lo sciopero nazionale è necessario in quanto non è accettabile la proposta di Federmeccanica e Assistal che vedrebbe esclusi da aumenti salariali ben il 95% dei lavoratori, con l’intenzione di rendere inutile e marginale il contratto nazionale di lavoro. “Occorre riaffermare – sottolinea Ferrari – il ruolo del contratto nazionale quale strumento di reale garanzia del potere d’acquisto assieme all’estensione e qualificazione della contrattazione di secondo livello. Va stralciata la richiesta di Federmeccanica di collegare la maturazione dei permessi retribuiti alla presenza in quanto ciò significa aumentare gli orari di lavoro. Inoltre risultano inadeguate le risposte fornite in materia di clausola sociale per gli appalti, di salute e sicurezza, trasferte e reperibilità, tutele contro i licenziamenti individuali e collettivi. Occorre, infine, rivedere il sistema di inquadramento fermo da tanto, troppo tempo”.

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