Stretta sui mercatini degli hobbysti, "vedremo quanti paesini moriranno"

Cancellando i vari mercati dell'usato e del collezionismo, i piccoli paesini sparsi nel territorio rischiano di morire. E' il grido d'allarme che lancia Valentina Gregori, portavoce degli hobbisti dei mercatini. "Il nostro è un hobby - premette - non un lavoro come quello di un commerciante. Il commerciante ci fa passare per abusivismo quando c'è tutto altro. Nessuno si lamenta delle 200 euro all'anno per il mercatino, è tutto quello che c'è attorno ,tutto quello che c'è dietro ,e tutte quelle clausole che fanno sì che i mercatini dell'usato e collezionismo smetteranno di di esistere, ma che sia solo una cosa riservata ai veri commercianti in regola".

"Vedremo quanti piccoli paesini sparsi nelle nostre zone "moriranno" - prosegue Gregori -. Questi paesini con la crisi che purtroppo c'è in questo periodo,sono aiutati da questi mercatini per bar e ristoranti ...è sicuro che non avranno più il via vai domenicale con consumazioni da parte dei espositori e visitatori presso i loro esercizi.altra cosa da non sottovalutare è il fatto che noi hobbisti (e siamo veramente in tanti) ci muoviamo per il territorio dell'emilia romagna e non solo ma anche in regioni limitrofe, alla ricerca di articoli da riproporre poi di conseguenza sul banco ,facendo così chilometri e pagamento di pedaggi autostradali e rifornimento carburante (e questo porta comunque un ingresso nelle tasche dello stato)".

Conclude: "Viceversa molti collezionisti o amanti del genere vengono nei nostri comuni e nei nostri esercizi come bar e ristoranti dando così nuove entrate.. con questa nuova normativa finirebbe il tutto. Non dimentichiamo che noi hobbisti serviamo in qualche modo ai commercianti che sono loro i nostri principali clienti. Bisogna far capire a tutti la nostra posizione,far capire a chi ha fatto la legge provinciale o regionale che sia ,che non ha valutato molti aspetti che potevano essere positivi per la regione e per la provincia".

CONFESERCENTI - Anva-Confesercenti (la Federazione dei commercianti su area pubblica) rimarca in modo netto e deciso il proprio assenso alla legge regionale che regolamenta la materia del commercio su aree pubbliche in forma hobbistica entrata in vigore il 1° gennaio, ribadendo "di non essere contro mercati e mercatini che in molti casi favoriscono l’afflusso di turisti e visitatori nei centri storici delle nostre città e nei nostri borghi ma siamo in modo netto contro ogni forma di concorrenza sleale perpetrata da centinaia di abusivi che definendosi con i più fantasiosi appellativi: commercianti per un giorno, sgombracantine, venditore non professionista (o vendi o non vendi) in anni di attività non hanno mai versato un euro di tasse e contributi previdenziali".

“Trovo strumentali e fuori luogo – esordisce Gabriele Fantini, presidente di Anva-Confesercenti Cesenate - gli interventi sulla stampa a difesa di venditori che nulla hanno a che fare con gli hobbisti. Da anni teniamo d’occhio questo fenomeno – continua Fantini - e siamo giunti alla conclusione che la stragrande maggioranza degli hobbisti sono veri e propri imprenditori commerciali”. “Sosteniamo con convinzione la norma regionale – aggiunge Marco Milandri, coordinatore comprensoriale Anva-Confesercenti Cesenate - che rappresenta un importante punto di arrivo contro tutte le forme di abusivismo e di contraffazioni e che alterano la concorrenza”. “Ribadisco – conclude Milandri – che non siamo contro determinati tipi di manifestazione che si svolgono anche sul nostro territorio, ma abbiamo la necessità che venga fatta chiarezza rispetto ad una situazione che dura da ormai troppi anni e che ha fortemente penalizzato gli operatori economici che svolgono la loro attività in forma professionale e con regolare autorizzazione e posizione fiscale”.