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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Macfrut a Bologna, la politica si divide. Ecco le ragioni dei 'sì' e dei 'no'

Il progetto di Macfrut International, sostenuto dal neo-presidente Renzo Piraccini scalda la politica cesenate. Come era inevitabile, le posizioni si dividono, dopo la presentazione ufficiale mercoledì sera nella prima Commissione del Consiglio Comunale

Il progetto di Macfrut International, sostenuto dal neo-presidente Renzo Piraccini scalda la politica cesenate. Come era inevitabile, le posizioni si dividono, dopo la presentazione ufficiale mercoledì sera nella prima Commissione del Consiglio Comunale, con l’audizione della dirigenza di Cesena Fiera.

IL PD: “O COSI' O IL MACFRUT MUORE”. Il Partito Democratico, per bocca di Andrea Pullini, capogruppo consigliare, dopo i dettagli forniti in Consiglio sostiene il progetto, che comporta il trasloco della manifestazione a Bologna: “Il Presidente Renzo Piraccini, ha relazionato, e portato a verità, sullo stato della Fiera e dei progetti futuri. Progetti che devono tenere in considerazione il fatto che Macfrut gode di un solido passato, di un presente buono e di un futuro incerto. Riflessioni che dimostrano quanto tutti gli attori di questa Società partecipata – dal Comune di Cesena agli altri soci ed i Dirigenti del Consiglio di Amministrazione – vogliano bene a questa Manifestazione e intendano, come si farebbe per un proprio figlio (paragone utile a misurare l’entità del bene), farla continuare a crescere in salute e prosperità”.

Quindi Pullini: “Ora, se qualche detrattore che ha utilizzato i comunicati stampa, in alcuni casi anche poco informato sulla vicenda, continua a sparlare raccontando di “scippi” o “svendite” di gioielli preziosi, credo che perlomeno debba farsi un esame di coscienza e ragionare sulla possibilità concreta di fare il bene di Macfrut e di tutto ciò che esso comporterà per il futuro della città .Frequento padiglioni fieristici in Italia e in Europa da circa 30 anni, ho visto Fiere specializzate svolte a Verona e Milano ed in sinergia con Francia e Germania, “morire” in Italia dopo anni gloriosi”.

Pullini guarda all'Expò di Milano: “Ci stiamo approssimando al 2015, anno che accoglierà in Italia l’EXPO mondiale con il tema “Nutrire il Pianeta”: una vetrina unica per garantire nei prossimi anni possibilità di investimento e offerta di lavoro per tutte le nostre eccellenze italiane. Credo che in queste eccellenze possiamo e dobbiamo metterci il nostro settore Agroalimentare: come possiamo fare per presentarci in modo efficace ed opportuno a questo appuntamento? Cosa dovremmo fare per favorire la visibilità del nostro settore agroalimentare ad una platea di così vaste proporzioni e proveniente da ogni parte del mondo? Penso che la risposta richieda soluzioni consone ed in linea con l’offerta che solo Città avanzate dal punto dei servizi di carattere generale (quali mobilità, ricettività, logistica, strutture ed offerta turistica) riescono ad offrire. Allora è lì che Macfrut deve essere, è lì che Cesena deve essere per esporre la propria vetrina turistica, culturale, enogastronomica, è lì che andiamo a creare quell’indotto di cui tanto si parla ma di cui non si sa bene di cosa si tratta”.

FORZA ITALIA: "SI GRIDA AL LUPO, IL MACFRUT VA BENE". Diversa invece la posizione di Marco Casali, consigliere di Forza Italia: “Il documento che il Presidente della Fiera ci ha spiegato porta un titolo che risulta incomprensibile: Il rilancio del Macfrut. Ma come, tutti gli indicatori ci dicono che la Fiera gode di ottima salute, che quest’anno la percentuale di visitatori è aumentata del 10%, che la nostra fiera è identitaria (così come ama definirla il Sindaco), e qui si parla di rilancio? A casa mia il rilancio si fa quando le cose vanno male e non quando la situazione è positiva; al limite si possono fare dei miglioramenti, delle implementazioni. Mah, che strano modo di presentare un argomento”.

“Ma Piraccini afferma anche che dal prossimo anno la Fiera potrebbe scomparire; anche questo è un fatto strano, molto strano. A mio parere sta gridando al lupo al lupo. Come può sparire una manifestazione da un anno all’altro dopo oltre 30 anni di successi? Io non credo che la tesi del Presidente sia giusta, non si è mai visto un tracollo verticale, semmai c’è un ridimensionamento, una riduzione, più o meno progressiva, ma il fenomeno non è mai istantaneo. Forse il Presidente ci vuol far paura? e se si, per quale motivo? Se il Presidente ha il sentore che ci sia da cambiare qualcosa, qual è il progetto che avanza? Spostare la manifestazione in altra città? Ma come, non si riesce a partorire qualcosa di alternativo per farla permanere nell’attuale localizzazione?”

Conclude Casali: “Il Presidente afferma che la Fiera è da spostare perché manca l’alta velocità a Cesena. Non pensavo che la cosa fosse così discriminante per una manifestazione fieristica da metterla addirittura in dubbio; di solito alle fiere, da che mondo e mondo, arrivano tutti in macchina e magari anche in gruppo per risparmiare. Insomma una tragedia partenopea più incisiva del miglior Merola. Nessuna proposta alternativa se non quella di spostarla, che in verità non mi sembra una grande genialata. Si parla però di organizzare alcuni eventi per edulcorare il nostro popolo cesenate, ancora una volta trafitto ed espropriato dalle politica di area vasta. Alcuni eventi in centro, buoni per quella socializzazione identitaria, gran cavallo di battaglia lucchiano e anticamera del buon socialismo reale, con mostre dal titolo accattivante: Macfrut in campo poi ovviamente a Tavola e poi, udite udite... la notte della frutta. Bella roba, per ora sarà solo…la Notte del Macfrut”.

Il capogruppo di LiberaCesena Gilberto Zoffoli, intanto, ha proposto una mozione in cui si chiede "di convocare un apposito Consiglio Comunale monotematico su Macfrut Cesena e relativo alla decisione di trasferimento della sede, e aperto a tutte le associazioni economiche e di rappresentanza del territorio che possano intervenire anche nella fase di discussione in Consiglio e ciò al fine di permettere allo stesso Consiglio Comunale di deliberare l’eventuale trasferimento".

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