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Macfrut a gonfie vele, Lucchi: "Gli oppositori di allora riusciranno ad ammetterlo?"

"I numeri di Macfrut 2016 confermano la validità della strategia intrapresa negli anni scorsi. Quanti degli oppositori di allora avranno il coraggio di riconoscerlo?"

“I numeri di Macfrut 2016 confermano la validità della strategia intrapresa negli anni scorsi. Quanti degli oppositori di allora avranno il coraggio di riconoscerlo?”: rispetto alle polemiche che tenevano banco un paio di anni fa, il sindaco di Cesena Paolo Lucchi ora va “all'incasso”. Il Macfrut nella sua versione alla fiera di Rimini sembra, infatti, riscuotere importanti successi, e questo sta permettendo anche di rilanciare la società di gestione della fiera di Cesena.
 
Commenta Lucchi: “La presentazione di Macfrut 2016, avvenuta mercoledì a Roma alla presenza del Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina, ha indicato in modo inequivocabile il valore di questa manifestazione a livello nazionale e internazionale. A testimoniarlo i numeri della trentatreesima edizione, che si terrà dal 14 al 16 settembre a Rimini Fiera: cresce del  20% la superficie espositiva, che quest’anno sarà di 40mila metri quadrati, si registrano 139 nuovi ingressi nella schiera dei più di mille espositori  presenti - un quarto dei quali proveniente dall’estero -  e si attende un migliaio di buyer. Sono dati estremamente positivi non solo per Macfrut e per Cesena Fiera, ma per l’intero nostro territorio. Perché il principale obiettivo di Macfrut è da sempre quello di favorire le opportunità di sviluppo del nostro sistema ortofrutticolo, che a Cesena ha una delle sue punte di diamante e che garantisce forza al sistema delle imprese ed equilibrio alla nostra comunità”. 

“E oggi continua a tener fede a quella vocazione proprio perché ha saputo rinnovarsi continuamente, affrontando le nuove sfide del mercato con determinazione e con la capacità di compiere scelte creative e coraggiose, come quelle di cambiare sede espositiva e di puntare a d una sempre maggiore internazionalizzazione. Ci è voluto coraggio per mettere da parte i campanilismi che a volte hanno frenato la Romagna, ma quando abbiamo preso quella decisione eravamo consapevoli che quella era l’unica strada per irrobustire il progetto e garantirgli il respiro più ampio di cui necessitava per continuare a svolgere il suo ruolo. I risultati di oggi ci confermano che la scelta strategica è stata quella giusta”.

“E non posso fare a meno di pensare a quelli che, allora, si sono scagliati contro di essa, a chi, improvvisandosi esperto di marketing fieristico, si è stracciato le vesti e ha pronosticato esiti funesti, oggi completamente smentiti.  Quanti di loro avranno almeno il coraggio di ammettere di aver sbagliato valutazione, come può capitare a tutti, e avranno l’onestà intellettuale di riconoscere al presidente Renzo Piraccini, al consiglio d'amministrazione della Fiera, ai dipendenti, il merito del grande lavoro svolto? Un lavoro – vale la pena di sottolinearlo ancora una volta - che ci sta portando come città ad un successo e che garantisce anche le risorse per qualificare al meglio i padiglioni fieristici di Pievesestina, ormai pronti: li inaugureremo, infatti, a metà ottobre mettendo a disposizione della città un nuovo spazio convegnistico e d'incontro di qualità assoluta per la Romagna. Questa vicenda ci conferma – se mai ce ne fosse bisogno – che con l'immobilismo (unica strategia conosciuta da alcuni) non si fa il bene delle imprese nel settore fieristico. E certamente non si favorisce quella crescita economica che tutti sogniamo”.

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