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Macfrut 2014, gli operatori sono soddisfatti: "Allacciati contatti commerciali"

"Al Macfrut abbiamo sempre fatto ottimi incontri e spianato la strada per futuri affari, ma addirittura quest'anno un cliente ha visto all'opera la macchina e l'ha acquistata sul momento. E non si tratta di pochi euro"

Un’occasione per fare incontri, programmare visite in azienda ma anche per vendere direttamente. Ecco quello che è stato Macfrut, conclusosi pochi giorni fa, per la maggior parte degli espositori. Se da un lato i dati oggettivi parlano di una buona affluenza di visitatori, dall’altro quel che conta è il parere delle imprese, cioè di coloro che sono l’anima del Macfrut attraverso l’acquisto degli spazi espositivi.

E i pareri di alcuni espositori, fra i più rappresentativi, confermano la buona riuscita della 31esima edizione, a detta di una nota di Macfrut stesso. “Oltre ogni più rosea aspettativa, abbiamo venduto una macchina in fiera e siamo davvero soddisfatti”: è il parere di Maurizio Ziosi dell’azienda Ulma che costruisce macchinari per il packaging. “Al Macfrut abbiamo sempre fatto ottimi incontri e spianato la strada per futuri affari, ma addirittura quest’anno un cliente ha visto all’opera la macchina e l’ha acquistata sul momento. E non si tratta di pochi euro. Al di là di questo tanti potenziali clienti sono transitati dal nostro stand e speriamo di concludere altri affari nei prossimi giorni”. Ulma è un’azienda spagnola con filiali in tutto il mondo, fra cui in Italia. Il fatturato della sola filiale italiana supera i 7 milioni di euro.

Taglio del nastro per il Macfrut 2014 (Foto Davide Sapone)

Fausto Tuveri è presidente della cooperativa agricola ortofrutticola Villasor di Cagliari. Si tratta di 150 soci che coltivano 800 ettari di carciofo. E’ una delle maggiori aziende specializzate non solo della Sardegna, ma di tutta Italia. “Abbiamo iniziato a partecipare al Macfrut 4 anni fa – afferma il presidente – e adesso è un appuntamento irrinunciabile. Tutti i grossisti che volevamo incontrare sono venuti alla fiera e al nostro stand. Abbiamo allacciato qualche nuovo contatto e speriamo di diventare fornitori di altre catene della Gdo e di alcuni mercati all’ingrosso. Ritengo che Macfrut sia l’unica fiera con sguardo globale del nostro settore e deve continuare ad essere così ben valorizzata”.

Con 17 ettari di serre la Daviplant Vivai, in provincia di Rovigo, è una delle maggiori a livello nazionale. A parlare sono i numeri: 8 milioni di fatturato e 200 milioni di piantine prodotte ogni anno. “Anche quest’anno a Macfrut – conferma Mosè Davì – abbiamo incontrato molti clienti, sia in essere, sia potenziali. L’anno scorso, ad esempio, abbiamo registrato 14 contatti di cui 9 andati in porto. Quest’anno siamo in attesa degli sviluppi ma siamo molto fiduciosi. Il Macfrut è la nostra fiera di riferimento perchè è un’ottima vetrina, ha costi bassi confronto ad altri enti fieristici ed è posizionata alla perfezione nel calendario, vale a dire poco prima della nuova annata agraria”.

Il re dei cavolfiori in Italia è l’azienda Fratelli Calevi della provincia di Viterbo. Dino Amici, referente dell’azienda, spiega che la produzione è concentrata su circa 300 ettari e il cavolfiore è coltivato tutto l’anno mentre l’unica altra referenza, il melone, si coltiva solo nella buona stagione. “Quest’anno ho notato – spiega Amici – meno curiosi e ancor più gente del settore. Per carità, non ho nulla contro i visitatori non professionali, anzi, più l’opinione pubblica conosce il nostro settore e meglio è, ma in fiera si viene a fare affari e la presenza di operatori specializzati ci ha confortato. Abbiamo partecipato per il sesto anno di fila e anche in questa edizione abbiamo contattato nuovi mercati, anche esteri, specie ditte polacche e della Repubblica Ceca. Ci auguriamo di portare a buon frutto quanto seminato in fiera”.

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