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Giovedì, 18 Aprile 2024
Economia

Un contest fotografico in salsa cartoon: a Macfrut l'iniziativa “Un Cartone per Cappello”

Bestack - Consorzio nazionale dei produttori di imballaggi in cartone ondulato per ortofrutta, con sede a Forlì - presenterà nell’edizione 2014 di Macfrut (Cesena Fiera, 24-26 settembre) l’iniziativa “Un Cartone per Cappello”

Siamo sicuri che gli italiani sappiano che il nostro Paese è, escludendo la Cina, il primo produttore al mondo di kiwi? E che l’Italia è tra i leader nella produzione di drupacee e pomacee, oltre che il primo Paese in Europa per numero di prodotti a marchio IGP in ortofrutta? Diciamocelo, il dubbio spesso viene, specie quando la limitatezza della cultura collettiva riguardo a un prodotto silenzia elementi imprescindibili come la stagionalità, nel caso degli ortofrutticoli, che strettamente si lega alla qualità intrinseca del prodotto stesso. Suggerire di mangiare frutta di stagione, più saporita, buona, naturale, che fa bene alla salute e non alleggerisce troppo il portafoglio è un refren ben noto. Ma alla resa dei conti, ai banchi, il consumatore si lascia condizionare principalmente dagli aspetti visivi, scegliendo un prodotto in base a gusti personali o fattori emozionali, 365 giorni l’anno, facendo passare in secondo piano valori come provenienza e italianità, e finendo per cannibalizzare nei consumi i prodotti stagionali.

Quindi provenienza e stagionalità, oggi più che mai, sono i sinonimi della qualità italiana e sono i valori su cui puntare per valorizzare il comparto ortofrutticolo made in Italy e tentare di sostenerne la capacità competitiva delle nostre produzioni. Per questo motivo Bestack - Consorzio nazionale dei produttori di imballaggi in cartone ondulato per ortofrutta, con sede a Forlì - presenterà nell’edizione 2014 di Macfrut l’iniziativa “Un Cartone per Cappello”, un contest fotografico ed espositivo dedicato alla stagionalità dei prodotti ortofrutticoli italiani, per promuovere una cultura su questi valori. Perchè ogni stagione “ha il proprio cappello”, i propri prodotti, tipici di un particolare territorio, e in ogni stagione occorre fare acquisti consapevoli.

In uno spazio espositivo di 200 mq - stand 271-274 e 287-290, padiglione B - Bestack realizzerà, in collaborazione con Valfrutta Fresco, SG Marketing e BaMa Consulting, un’esposizione di ortofrutta volutamente futuristica, ricercata, mixata nei prodotti, opulenta, florida, esuberante, pensata per i punti di vendita di domani, affinché possa essere da un lato uno spunto di riflessione per gli operatori specializzati, e dall’altro un metro di misura per valutare il primo impatto, in termini di interesse e di curiosità, da parte dei visitatori. Una parete decorata con graffiti che riproducono le quattro stagioni sarà lo scenario evocativo nel quale tutti i visitatori del Macfrut - pubblico e operatori di settore - potranno farsi ritrarre mentre indossano allegorici cappelli di cartone ondulato, che richiamano ognuno una stagione: pezzi unici, colorati e originalissimi, realizzati appositamente per l’evento dall’artista cesenate Raffaella Zavalloni.

Sullo sfondo di un’esposizione di prodotti di stagione - colorata, emozionale, pensata per valorizzare la segmentazione ortofrutticola - si farà quindi un poco di cultura sulla stagionalità. “Se si richiede cultura a chi acquista, è richiesto altresì a chi produce e commercializza la capacità di comunicare e informare lavorando anche sulle modalità espositive e scegliendo imballaggi e confezioni più idonee - sottolinea il direttore di Bestack, Claudio dall’Agata - Da tempo in Italia non si lavora a sufficienza sull’innovazione espositiva. Confezioni dedicate all’esposizione, cross merchandising con prodotti diversi, co-marketing anche floreale, layout e display innovativi, attenzione all’illuminazione, pendenze espositive che minimizzino i costi di riassortimento e la quantità di prodotto a mq, accostamenti e contrasti cromatici: sono tutti aspetti a cui prestiamo forse non troppa attenzione, certamente meno rispetto ad altri Paesi”.  

“Gli imballaggi in cartone ondulato - continua il direttore di Bestack - hanno infinite combinazioni cromatiche che possono valorizzare al meglio il prodotto contenuto, oltre ad essere le confezioni più ergonomiche, rinnovabili, riciclabili al 100%, monouso e con totale garanzia di igiene. Gli imballaggi pertanto devono diventare sempre più strumenti di veicolazione e ripensamento delle modalità di offerta, nell’ottica di valorizzare al meglio il prodotto nel punto vendita. La scelta di Aldi di posizionare dal prossimo gennaio la frutta alle casse con confezioni dedicate, è solo l’ultimo esempio di questa filosofia di marketing. In questa logica gli imballaggi in cartone ondulato Bestack possono rappresentare l’ideale strumento per l’ortofrutta italiana”. Nell’era dei “selfie” e degli “Ice Bucket” - i video dei secchi ghiacciati che stanno impazzando sul web, postati per beneficenza a sostegno della ricerca contro la Sla - per contribuire a incrementare visibilità e valori dell’ortofrutta occorre puntare sugli elementi distintivi dei prodotti, ma forse anche sulla viralità dei nuovi strumenti di comunicazione.

Cartone ondulato: il packaging amico dell’ambiente - Il cartone ondulato è un materiale prezioso e rinnovabile, 100% green. Per produrre imballaggi in cartone ondulato si coltivano alberi gestiti con piani di reimpianto superiori a quelli di taglio (per ogni albero tagliato ne vengono piantati tre). Ciò significa che crescono i boschi e le foreste, e non solo. Gli alberi più giovani introdotti nel sistema hanno processi di fotosintesi più accelerati e quindi sono in grado di assorbire dall’atmosfera una maggiore quantità di CO2. Gli imballaggi in cartone ondulato, quindi, permettono non solo di rispettare l’ambiente, ma anche di rinnovarlo.

I dati sulla gestione certificata delle foreste in Europa promossa dall’industria cartaria dicono che ogni anno la superficie boschiva aumenta di 6.450 km², l’equivalente al giorno di 2.475 campi da calcio come quello di San Siro.I prodotti dell’industria cartaria sono a loro volta virtuosi in termini di sostenibilità ambientale. In particolare, gli imballaggi in cartone ondulato utilizzati per movimentare frutta e verdura (che per questioni di igiene vengono prodotti utilizzando fibra vergine proveniente da foreste certificate, dove vengono piantati più alberi di quelli tagliati) dopo l’utilizzo vengono riciclati nella loro totalità per produrre altro cartone.

Questo dato si inserisce nel quadro generale di riciclo degli imballaggi a base cellulosica in Italia, che parla di quasi nove imballaggi su dieci recuperati e riciclati: vale a dire che ogni anno nel nostro Paese ricicliamo imballaggi di carta e cartone per una superficie totale equivalente a 3,9 miliardi di metri quadri, quasi l’intera superficie del Molise. Un vero e proprio record, che vede l’Italia ai primi posti in Europa per i risultati di riciclo ottenuti in questa filiera.

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