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Leggero calo delle imprese attive in Provincia, settore immobiliare in crescita

Alla data del 31 dicembre 2019, in provincia di Forlì-Cesena si contano 41.985 imprese registrate, delle quali 36.535 attive

I dati relativi al sistema imprenditoriale della Romagna per l’anno 2019, nonostante un calo delle imprese attive – in linea con quello dell’Emilia-Romagna –, confermano l’elevata e diffusa imprenditorialità rispetto al livello regionale e nazionale. In crescita le imprese del settore Attività immobiliari; e alcuni comparti del terziario (attività professionali, servizi di supporto alle imprese); stabilità nel settore Alloggio e ristorazione. Continua l’aumento del numero delle società di capitale.

Alla data del 31 dicembre 2019, in provincia di Forlì-Cesena si contano 41.985 imprese registrate, delle quali 36.535 attive. L’imprenditorialità in provincia è particolarmente diffusa: 93 imprese attive ogni 1.000 abitanti (90 imprese a livello regionale e 85 a livello nazionale). Le localizzazioni registrate (sedi e unità locali) sono 50.724 delle quali 45.000 attive (-0,5% rispetto al 31/12/2018).
Nel corso del 2019 si sono verificate 2.147 iscrizioni e 2.440 cancellazioni (al netto di quelle d’ufficio), per un saldo negativo di 287 unità. Il tasso di crescita annuale delle imprese registrate risulta pertanto pari a -0,68%, peggiore del dato regionale (-0,32%) e nazionale (+0,44%).

Nel confronto con il medesimo periodo del 2018, si riscontra un calo delle imprese attive del’1,1%, superiore al dato regionale (-0,8%) e nazionale (-0,3%). La dinamica delle imprese attive non presenta particolari difformità a livello sub provinciale e nelle principali aggregazioni territoriali: comprensorio di Forlì (-1,0%), Comune di Forlì (-1,3%); comprensorio di Cesena (-1,1%), Comune di Cesena (-1,3%).

Riguardo ai principali settori economici si ritrovano, nell’ordine, il Commercio (21,8% sul totale) con una flessione del 2,6% delle imprese attive rispetto al 2018, l’Agricoltura (incidenza 17,6%, -1,8% la dinamica), le Costruzioni (incidenza del 15,2%, -0,1%) e il Manifatturiero (incidenza pari al 9,7%, -1,5%); le Attività di alloggio e ristorazione (7,6% del totale) sono invece stabili (+0,2%). In crescita le Attività immobiliari (+0,9%), che costituiscono il 6,3% del totale delle imprese attive.

In flessione (-0,8%) la dinamica dei settore “Altre attività di servizio” (incidenza del 5,0% sul totale) e le imprese del settore “Trasporto e magazzinaggio” (3,6% l’incidenza, -2,0% la variazione), mentre le “Attività professionali, scientifiche e tecniche” (incidenza del 3,4%) e i servizi di supporto alle imprese (incidenza 2,4%) crescono entrambi dello 0,4%.

Per quanto riguarda la natura giuridica, sono maggioritarie le imprese individuali (57,5% sul totale) in flessione dell’1,8%, seguite dalle società di persone (21,6% l’incidenza) in flessione del 2,0%. Le società di capitale (18,3% del totale delle imprese attive) risultano, invece, in aumento (+2,3%), con una tendenza analoga, sebbene più contenuta, agli altri territori di riferimento (Emilia-Romagna e Italia).

“L’analisi dei dati conferma che il nostro sistema economico è caratterizzato da ‘imprenditorialità estremamente diffusa’. Si confermano anche la complessità e le incertezze dello scenario internazionale e nazionale, motivo per cui gli imprenditori continuano ad affrontare notevoli difficoltà. – dichiara Alberto zambianchi, presidente della Camera della Romagna – Per tutto ciò, la Camera dirige le proprie azioni al sostegno del nostro sistema imprenditoriale, con un’attenzione particolare alle imprese più piccole dei settori in maggiore criticità, attraverso iniziative nelle aree della digitalizzazione, dell’innovazione e dell’internazionalizzazione.”

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