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Le imprese 'rosa' fanno i conti col Covid, flessione in tutti i settori tranne l'immobiliare

Nel confronto con il 31 dicembre 2019 si rileva una diminuzione delle imprese femminili dell’1,2%, superiore alla variazione negativa dell’Emilia-Romagna (-0,5%)

Calano le imprese femminili attive in province. E' quanto emerge dai dati di Infocamere-Movimprese, aggiornati al 2020, e diramati dalla Camera di Commercio della Romagna. Al 31 dicembre 2020 in provincia di Forlì-Cesena si contano 7.514 imprese femminili attive che costituiscono il 20,7% del totale delle imprese attive (21,2% in regione e 22,6% a livello nazionale). Nel confronto con il 31 dicembre dell'anno precedente si rileva una diminuzione delle imprese femminili dell’1,2%, superiore alla variazione negativa dell’Emilia-Romagna (-0,5%) e diversamente dalla stabilità che caratterizza l’Italia.

I principali settori economici risultano il "commercio" (25,7% delle imprese femminili), l’"agricoltura" (17,4%), le "altre attività di servizi" (prevalentemente servizi alle persone) (13,6%), l’"alloggio e ristorazione" (11,5%), l’"industria manifatturiera" (8,4%) e le "attività immobiliari" (5,6%). Rispetto al 31 dicembre 2019 calano le imprese femminili in tutti i principali settori, ad eccezione dell’Immobiliare, in crescita dell’1,7%: -0,9% nel "commercio", -2,0% nell’"agricoltura", -1,7% nelle "altre attività di servizi", -1,0% nell’"alloggio e ristorazione" e -4,0% nel "manifatturiero".

I settori con la più alta incidenza percentuale delle imprese femminili sul totale delle imprese attive sono, nell’ordine, "altre attività di servizi" (57,1%), "alloggio e ristorazione" (31,5%), "noleggio", "agenzie viaggio e servizi alle imprese" (24,4%), "commercio" (24,3%) e "agricoltura" (20,6%). Riguardo alla natura giuridica delle imprese femminili, prevalgono le imprese individuali (68,1% del totale), seguite dalle società di persone (16,4%) e società di capitale (13,6%); nel confronto con l’anno precedente crescono le società di capitale (+0,7%) mentre diminuiscono sia le imprese individuali (-1,0%) sia le società di persone (-3,4%).

"Nei giorni scorsi, dal report dell’Istat sull’occupazione, abbiamo appreso che in Italia oltre i due terzi dei posti di lavoro persi nel 2020 erano ricoperti da donne - commenta Alberto Zambianchi, presidente della Camera di commercio della Romagna -. Purtroppo i dati più aggiornati evidenziano che, nell’attuale scenario di crisi causato dal Covid-19, i più colpiti sono le donne e i giovani. Anche se nei nostri Territori l’incidenza delle imprese femminili sul totale delle imprese attive è sempre rilevante, gli studi evidenziano che la pandemia ha colpito le imprenditrici, che manifestano normalmente una maggior necessità di supporto economico e finanziario e che, in questa situazione, risultano “meno fiduciose” degli uomini in un rapido rientro alla situazione pre Covid".

"Ciò nonostante, l’imprenditoria femminile rappresenta sempre una componente fondamentale della nostra economia - prosegue Zambianchi -. Va, infatti, sempre ricordato che una “crescita sostenibile e inclusiva”, che tutti gli Economisti auspicano, è caratterizzata anche dalle donne che fanno impresa, le quali rappresentano un potenziale, in parte ancora inespresso anche sul nostro Territorio, sul quale è necessario investire. È sempre più importante quindi riservare all’imprenditorialità femminile un'attenzione e un supporto particolari, sia attraverso un approccio culturale di più ampia visione, sia attraverso misure mirate (come incentivi e formazione per lo sviluppo delle competenze) e strumenti di  conciliazione tra vita familiare e attività lavorativa".

In un contesto di analisi territoriale, poi, si evidenzia come più della metà delle imprese femminili provinciali (il 52,1%) si trovano nei comuni di Forlì (28,9%) e Cesena (23,2%); buona anche la presenza nei comuni di Cesenatico (9,0%), Forlimpopoli (2,9%) e Bertinoro (2,7%), ossia nei cosiddetti “Comuni di cintura” (totale 14,6%), e di Savignano sul Rubicone (4,7%), San Mauro Pascoli (2,6%), Gambettola (2,4%) e Gatteo (2,4%) (”area del Basso Rubicone”, totale, con Longiano, 13,6%). Ad essi vanno aggiunti i comuni di Meldola (2,4%) (Valle del Bidente), Bagno di Romagna (2,0%) e Mercato Saraceno (1,8%) (entrambi della Valle del Savio) e Castrocaro Terme e Terra del Sole (1,8%) (Valle del Montone). In sintesi, il 53,8% delle imprese femminili attive si trova nel comprensorio di Cesena e il 46,2% in quello di Forlì. In ultimo, i comuni con la più alta incidenza percentuale delle imprese femminili sul totale delle imprese attive risultano essere Santa Sofia (30,8%), Premilcuore (26,2%), Rocca San Casciano (24,1%), Bagno di Romagna (23,7%), Castrocaro Terme e Terra del Sole e Civitella di Romagna (22,6% per ciascuno) e Forlimpopoli (22,5%).

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