rotate-mobile
Martedì, 16 Aprile 2024
Economia

Le imprenditrici artigiane di Confartigianato: "Stop al divario di genere nell'accesso al credito"

“Avere disponibilità di fondi non basta per avviare l'attività imprenditoriale – rimarca la presidente di Donne Impresa Cesena Fulvia Fabbri -. Persistono anche nel nostro territorio ulteriori barriere che ostacolano l'imprenditoria femminile"

L'accesso al credito penalizza le imprenditrici rispetto agli imprenditori maschi. È stato uno dei temi al centro della Convention nazionale Donne Impresa di Confartigianato a cui ha preso parte unadelegazione di Donne Impresa Confartigianato Cesena guidata dalla presidente Fulvia Fabbri e dalla coordinatrice Cristiana Suzzi.

“Avere disponibilità di fondi non basta per avviare l'attività imprenditoriale – rimarca la presidente di Donne Impresa Cesena Fulvia Fabbri -. Persistono anche nel nostro territorio ulteriori barriere che ostacolano l'imprenditoria femminile, a partire dall'accesso al capitale e al credito. Rispetto ai colleghi uomini le donne imprenditrici iniziano una nuova attività con meno fondi e hanno in generale acceso a minori finanziamenti in tutte le fasi di sviluppo. Inoltre quelle femminili sono in genere imprese più piccole, meno orientate alle esportazioni, più specializzate in settori a bassa produttività e con meno prospettive di crescita. Le imprese femminili sono in ogni caso percepite come più rischiose rispetto a quelle maschili, e quindi occorre favorire l'accesso al credito e anche a livello europeo serve politiche finalizzate a far sì che banche e istituzioni finanziarie analizzino la loro clientela per capire se effettivamente esiste un gender gap, un divario di genere, nell'accesso al credito e quali siano i servizi da offrire alle imprese femminili. L'inclusione finanziaria è uno degli strumenti principali per ridurre la diseguaglianza di genere nel sistema economico e quindi per raggiungere l'obiettivo dello sviluppo sostenibile”.

“Quanto alla leva della fiscalità – prosegue la presidente di Donne Impresa Cesena– Confartigianato chiede che sia prevista la detraibilità delle spese sostenute per l'acquisizione di servizi a supporto dei lavori di cura e conciliazione vita-lavoro, un doveroso incentivo alle donne imprenditrici. Fondamentali ai fini di un sostegno adeguato sono l'incremento del limite di detraibilità dei costi sostenuti per gli addetti all'assistenza domestica e familiare e l'innalzamento del limite
di detraibilità del costo della retta annua per la frequenza ali asili nido”.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Le imprenditrici artigiane di Confartigianato: "Stop al divario di genere nell'accesso al credito"

CesenaToday è in caricamento