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Economia

Le Confartigianato romagnole tutte unite per un nuovo patto di comunità

L’obiettivo finale è rilanciare il ruolo strategico che la Romagna può avere all’interno della Regione

Nella serata di mercoledì si è svolta a Ravenna un'importante iniziativa promossa dalle Confartigianato di Cesena, Forlì, Ravenna e Rimini in collaborazione con la Federazione Regionale dell'Emilia Romagna. "Orizzonte Romagna, nuove traiettorie, grandi obiettivi", è il tema che è stato messo al centro della riflessione e del dibattito con i vertici delle Istituzioni comunali, provinciali e regionali, stimolati da un Rapporto realizzato da Antares sulle infrastrutture e servizi presenti sul territorio romagnolo, e con l’obiettivo finale di rilanciare il ruolo strategico che questo territorio ha e potrà avere all’interno della Regione Emilia Romagna.

La proposta, spiegano le Confartigianato di Cesena, Forlì, Ravenna e Rimini, nasce dalla certezza che, nei prossimi anni, il ruolo del territorio diventerà ancora più cruciale per le imprese. E’ rappresentata dal territorio, infatti, la somma delle sfide "esterne" a cui le imprese, soprattutto di piccole dimensioni, dovranno fare fronte: le infrastrutture viarie e digitali per essere competitivi sui mercati prossimi e lontani, la rigenerazione e formazione di competenze per la rivoluzione digitale, l’offerta di servizi di welfare al passo con i cambiamenti sociali e demografici, il dialogo con la pubblica amministrazione e la capacità delle istituzioni di diventare ‘intelligenti’ nell’erogazione di servizi sia per le generazioni anziane che per i ‘millennials’.

Sono tutte sfide che esigono risposte difficilmente generabili in perimetri territoriali limitati; per il motivo che possono essere affrontate meglio attraverso ‘reti’ ampie in cui esistono maggiori opportunità di generare competenze e risorse, e che potranno contemplare un nuovo tipo di patto di comunità tra la Pubblica Amministrazione, le rappresentanze economiche e le imprese.

Questa è la premessa dalla quale, in una fase di re-definizione normativa e funzionale degli assetti delle autonomie e dei territori, sono partite le Confartigianato di Cesena, Forlì, Ravenna e Rimini, per avanzare una proposta di partnership tra pubblico e privato per la crescita e lo sviluppo in Emilia-Romagna, una vera e propria agenda di lavoro per una sperimentazione sul territorio romagnolo di un nuovo patto di comunità che permetta di tenere conto del contributo del sistema-Romagna alla crescita dell’intera economia regionale e di costruire le basi per:

- un sistema di infrastrutture viarie e digitali integrato, a servizio di cittadini e imprese
- un sistema a sostegno dell’ultimo miglio dell’innovazione delle piccole imprese
- un sistema di welfare di comunità che integra pubblico e privato
- un sistema di governance per la programmazione economica della ‘città funzionale romagnola’

Su questo progetto, e sui dati raccolti del rapporto di Antares, all’incontro ravennate hanno portato il proprio contributo e le proprie riflessioni il Presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, il Sindaco di Ravenna Michele De Pascale, il Sindaco di Forlì Davide Drei ed il Presidente della Provincia di Forlì-Cesena Gabriele Antonio Fratto.
Univoco, da parte di De Pascale, Drei e Fratto, l’apprezzamento per questa proposta di Confartigianato che va nella direzione di valorizzare al meglio identità e peculiarità di un territorio che ancora soffre, soprattutto sul versante delle infrastrutture, un gap che viene da lontano. E le infrastrutture, per la competitività, oggi sono fondamentali. Nell’ambito delle specificità di ogni territorio, quindi, la condivisione, il raccordo e la comunità d’intenti, rappresentano un valore fondamentale per rafforzare l’attrattività e la competitività del sistema produttivo ed economico romagnolo.

Bonaccini si è soffermato molto sull’importanza di un’Emilia Romagna in grado di veicolare insieme le vocazioni, le tipicità, le specializzazioni, le eccellenze e le unicità che sono proprie, appunto, sia di Emilia che di Romagna: dalla Motor Valley alla Food Valley, quando ci si presenta di fronte ai grandi mercati internazionali, una rafforza l’altra. Così come per la ricerca e l’innovazione: la collaborazione tra le Università, i tecnopoli, le aziende ed il loro capitale umano, è facendo sistema che la nostra Regione in questi anni ha ridotto la disoccupazione dal 9 al 5,5%. Nel Patto per lo Sviluppo ci sono le parti sociali e le Università, e non è un caso se questa Regione è indicata dal MEF come la migliore per l’utilizzo dei fondi Europei.

Il progetto di Confartigianato Cesena, Forlì, Ravenna e Rimini è basato su tre appuntamenti. Dopo questa presentazione del progetto, dei punti che ne stanno alla base ed al dibattito con i rappresentanti delle Istituzioni, a gennaio sono previsti due appuntamenti per approfondire i temi richiamati nelle proposte. La conclusione di questo percorso ci permetterà di dare gambe al ‘Patto di Comunità Romagna’ che diventerà un vero e proprio ‘manifesto’ delle Confartigianato della Romagna, sul quale misurare il confronto con le Amministrazioni locali e la Regione.
 

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