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Lavoro, allarme giovani. Disoccupazione al 10,3%

Per quanto riguarda le province della Romagna, sugli under 35 in cerca di lavoro, al posto 78 in Italia si piazza Forlì-Cesena con il 10,3%, 69esimo posto per Ravenna con l'11,4%, 53esimo posto per Rimini con il 13,3%.

L'Italia ha il record negativo in Europa per la disoccupazione giovanile: sono 1.138.000 gli under 35 senza lavoro. A stare peggio i ragazzi fino a 24 anni: il tasso di disoccupazione in questa fascia d'età è del 29,6%  rispetto al 21% della media europea. Un quadro in cui anche l’isola felice Emilia Romagna fa segnare una performance abbastanza negativa: tra i 15 e i 24 anni la disoccupazione è al 22.4%, tra i 25 e i 37 è al 7,9%. Dati che ci posizionano al 14esimo posto della classifica che vede in testa le regioni del sud.

Per quanto riguarda le province della Romagna, sugli under 35 in cerca di lavoro, al posto 78 in Italia si piazza Forlì-Cesena con il 10,3%, 69esimo posto per Ravenna con l’11,4%, 53esimo posto per Rimini con il 13,3%. La crisi del mercato del lavoro italiano non riguarda soltanto i giovani. Il Rapporto di Confartigianato mette in luce un peggioramento della situazione anche per gli adulti.  La quota di inattivi tra i 25 e i 54 anni arriva al 23,2%, a fronte del 15,2% della media europea, e tra il 2008 e il 2011 è aumentata dell'1,4% mentre in Europa è diminuita dello 0,2%.
 
“E’ una situazione preoccupante – spiega il Presidente di Confartigianato Emilia Romagna Marco Granelli – soprattutto se consideriamo le iscrizioni all’anno scolastico in avvio proprio in questi giorni. Gli artigiani sono alla ricerca di professionalità che non si riescono a reperire (in Italia manca il 17,2% della manodopera necessaria) e contemporaneamente assistiamo ad una diminuzione del 3,4% degli iscritti agli istituti professionali e ad un aumento del 3% degli iscritti ai licei: un vero paradosso! Sicuramente una strada per facilitare l'ingresso dei giovani nel mercato del lavoro è rappresentata dall'apprendistato. Secondo le nostre rilevazioni gli apprendisti in Italia sono 592.029. In particolare l'artigianato è il settore con la maggiore vocazione all'utilizzo di questo contratto: il 12,5% delle assunzioni nelle imprese artigiane avvengono infatti con l'apprendistato, a fronte del 7,2% delle aziende non artigiane”. “La riforma dell'apprendistato voluta dal Ministro Sacconi – sottolinea Conclude Granelli - potrà contribuire a ridurre la distanza tra i giovani e il mondo del lavoro. Da un lato, i ragazzi potranno trovare nuove strade per imparare una professione, dall'altro le imprese potranno formare la manodopera qualificata di cui hanno necessità”.

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