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Lavoro, Confcommercio fa il punto della situazione

Il nuovo apprendistato e la riforma del lavoro. è il tema del seminario che si tiene questa sera alle 20.30 alls sede delal Confcommercio in via Bruno.

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di CesenaToday

Il nuovo apprendistato e la riforma del lavoro. è il tema del seminario che si tiene giovedì sera alle 20.30 alls sede delal Confcommercio in via Bruno. Aprirà i lavori Augusto Patrignani, Presidente Confcommercio Comprensorio Cesenate. Interventi di Beatrice Danesi, consulente del lavoro e responsabile paghe Confcommercio Comprensorio Cesenate; Stefano Bolognesi referente CF&L; Maria Elena Romanini referente CF&L, Samuele Donati progetto AMVA. Verranno affrontati i temi della riforma del lavoro,del nuovo testo unico e dell’ apprendistato, gli aspetti innovativi e le opportunità attuali per le aziende del settore commercio turismo e servizio Il convegno darà risposte ed indicazioni sull’applicazione della nuova normativa.

"Dopo l’approvazione del Parlamento della riforma del mercato del lavoro - dice il presidente Patrignani - è tempo di analizzare i diversi provvedimenti contenuti nel testo voluto con forza dal Governo Monti. Secondo Confcommercio la riforma non convince perché non risolve i nodi relativi a sviluppo e crescita. Nonostante i miglioramenti apportati, anche grazie all’intervento dell’associazione, resta la sensazione dell’ennesima occasione sfumata di dare una svolta al mercato del lavoro italiano che si trova anzi a dovere fare conti con costi aggiuntivi, maggiori adempimenti burocratici e meno chiarezza. Se l’ obiettivo della riforma era quello di creare un mercato inclusivo e dinamico con occupazione di qualità e quantità purtroppo l’effetto sarà ben lontano. L'occupazione la creano le imprese, non arriva per decreto. Se si vuole favorire il lavoro occorre porre in essere politiche di crescita incentivando il fare impresa, tagliando le tasse il più possibile, semplificando le procedure autorizzative, sburocratizzando l’intera macchina. In settori come il commercio e il turismo così dinamici e bisognosi di flessibilità per organizzare il lavoro la limitata flessibilità in entrata è un handicap".

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