La Uil: "Diffusa diffidenza verso le banche, serve più chiarezza"
Preoccupazione per la situazione delle banche, sia a livello nazionale che a quello locale. La esprime Marcello Borghetti, segretario della Uil di Cesena
Preoccupazione per la situazione delle banche, sia a livello nazionale che a quello locale. La esprime Marcello Borghetti, segretario della Uil di Cesena. In una nota la Uil ricorda che “le banche dovrebbero essere un perno fondamentale" di un sano sistema economico, per la gestione del risparmio che sia anche funzionale funzionale a finanziare i progetti di sviluppo di imprese, cittadini e famiglie”. Ma in realtà “le banche hanno mostrato evidenti problemi a tutelare il risparmio e di conseguenza hanno mostrato gravi limiti nel sostenere l’economia reale: cittadini, imprenditori, famiglie o giovani, lamentano da anni l’impossibilità di accedere al credito”.
“Di fatto, oggi, siamo in un paradosso: una volta le banche verificavano la solidità e le garanzie offerte da chi chiedeva un prestito, mentre oggi sono i cittadini e le imprese che chiedono di verificare la solidità di una banca, perché non si fidano più. Purtroppo il rilancio dell'economia, in assenza di un sistema bancario efficace e garantista, sconta una zavorra pesantissima. Quali soluzioni si prospettano? Con il bail-in invece di perseguire i manager incapaci e istaurare politiche di controllo efficaci sull’operato di questi soggetti, si rendono co-responsabili i depositanti, come se questi fossero nelle condizioni o avessero gli strumenti per controllare la gestione degli organi apicali”.
Quindi la riflessione a livello locale, partendo dallo scandalo della Brc : “Nel nostro Paese, con procedure controverse e peraltro contestate dalla UE, si è tentato di proporre aiuti di Stato, in contrasto con l'Unione europea e paventando il rischio di fare figli e figliastri, fra banche note per le illustri frequentazioni e banche meno note. Emblematico è il caso della ormai ex-Brc di Cesena: perché a differenza di quanto accaduto per altri istituti di credito non dovrebbe godere di un intervento pubblico? Forse la mancanza di parentele illustri? Nel nostro territorio la vicenda della ex-Brc lascia una lacerazione profonda, per l’umiliazione dei dipendenti di Brc colpiti nei diritti e nella retribuzione e con un futuro nebuloso e per il trattamento riservato ai soci abbandonati senza neanche la cortesia di una minima attenzione. Confidiamo che possa emergere qualche elemento di chiarezza dall’attività della Procura, grazie agli esposti che tramite la UIL di Cesena sono stati presentati. In tutte queste vicende ha brillato anche l'ignavia delle istituzioni locali che si sono tenute a debita distanza da questa patata bollente”.
Un passo anche sulla Cassa di Risparmio: “Infine esprimiamo preoccupazioni anche per le sorti di Cassa di risparmio di Cesena, un’azienda fortemente radicata nel territorio, un valore aggiunto per l’economia locale, con centinaia di lavoratori e migliaia di clienti. Ma cosa dobbiamo aspettarci? Come UIL vorremmo portare parole rassicuranti, ma non siamo convinti che la strada giusta sia quella di infondere ottimismo senza essere in possesso di elementi concreti. Ad esempio, qual è il progetto di gestione futura della banca, c'è un piano industriale credibile e innovativo, che segni una discontinuità con gli errori del passato e che sia sostenibile per il futuro? Sono domande importanti la cui mancata risposta”.