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Giovedì, 18 Aprile 2024
Economia

La crisi sfiducia i giovani: anche a Cesena imprenditori in calo

Nel Cesenate e nel territorio provinciale la crisi investe anche i giovani imprenditori, anche se non li sta falciando come invece sta avvenendo stando al dato nazionale: in cinque anni l’Italia ha perso il 16% dei giovani capitani d’azienda

Nel Cesenate e nel territorio provinciale la crisi investe anche i giovani imprenditori, anche se non li sta falciando come invece sta avvenendo stando al dato nazionale: in cinque anni l’Italia ha perso il 16% dei giovani capitani d’azienda. I dati sono emersi dall’Osservatorio sull’imprenditoria giovanile realizzato dall’Ufficio studi di Confartigianato e presentato alla Convention nazionale dei Giovani Imprenditori di Confartigianato, alla quale ha partecipato una delegazione del Gruppo Giovani Imprenditori cesenati (circa 800 iscritti), con la responsabile Chiara Ricci.

Tra i giovani colpiti dalla grande recessione vi sono quelli che hanno scelto di fare impresa. In Italia il calo dei giovani capitani d’azienda è più accentuato rispetto alla diminuzione media dell’8,9% verificatasi nell'Ue a 27. Il Belpaese rimane sul gradino più alto del podio europeo per numero di imprenditori e di lavoratori autonomi tra i 15 e i 39 anni: sono 1.736.400 e staccano nettamente il Regno Unito che ne conta 1.319.700, la Polonia con 1.046.100 e la Germania che si ferma a 959.100, una percentuale quasi doppia rispetto al 10,3% della media europea.

"L'uscita dal mercato di giovani imprenditori avvenuta anche sul nostro territorio sia pur in misura minore rispetto ai dati nazionali, di vari punti percentuale – dice il presidente del gruppo Giovani imprenditori Confartigianato Alex Mancini - è causata certamente dalla crisi, ma anche da un sistema Paese che è ostile al fare impresa. Siamo penalizzati dall’enorme costo del lavoro, dalla burocrazia che costa 31 miliardi l’anno alle imprese, dal costo del denaro, dalla carenza delle nostre infrastrutture e da un fisco oppressivo. Proprio per questo, per simboleggiare l’effetto della crisi, durante la Convention dei Giovani Imprenditori di Confartigianato, sono state posizionate in sala decine di sagome bianche per ricordare i giovani imprenditori usciti dal mercato. La nostar richiesta è quella di politiche favorevoli allo sviluppo e all'impresa a tutti i livelli, incluso quello locale dove chiediamo fisco e burocrazia meno oppressivi e la creazione di un terreno più favorevole a chi intraprende”.

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