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La cooperativa agricola cesenate lancia un progetto di sviluppo sul kiwi giallo

Il Direttore Generale di Apofruit Ernesto Fornari spiega le potenzialità e lo sviluppo strategico del progetto

Il kiwi giallo è sempre più apprezzato dai consumatori italiani ed europei. In Italia oggi si coltivano circa 3000 ettari di kiwi a polpa gialla Sun Gold, con incrementi a doppia cifra negli ultimi due anni, con obiettivo di arrivare a 5200 Ha nel 2025. 

La produzione di Apofruit di Zespri SunGold, si concentra, ad oggi, principalmente in Emilia Romagna, Veneto, Basilicata, Calabria e Lazio ma è stata individuata in Campania un’area di grande interesse per la produzione.

Il Direttore Generale di Apofruit Ernesto Fornari ne spiega le potenzialità e lo sviluppo strategico: “Abbiamo messo a punto un progetto di sviluppo del kiwi ZespriSunGold in Campania insieme a Coop Sole che fa parte della nostra AOP Gruppo Vi.Va.. Si tratta di un progetto sinergico dove mettiamo insieme la nostra capacità commerciale, il potenziale produttivo dell’areale vergine campano, la competenza dei nostri tecnici e l’efficienza logistica insieme alla conoscenza del territorio grazie alla presenza del nostro partner Coop Sole. Per la prima volta si crea un sistema in sinergia tra OP socie volte a creare sviluppo e mercato. Oggi – prosegue Fornari – produciamo come Apofruit 150.000 quintali di kiwi giallo che da qui al 2025 arriveranno ai 300.000 quintali. E cresceremo soprattutto con offerta di kiwi giallo biologico perché c’è una domanda molto elevata per questa tipologia di prodotto in tutta Europa e Apofruit, con Canova è leader della produzione italiana. L’investimento in Campania – sottolinea Fornari – coinvolgerà anche il kiwi verde, sempre nell’ambito di varietà a club, ma oggi ci vogliamo concentrare soprattutto sul giallo che viene considerato il top dei prodotti frutticoli”.

"Il progetto “kiwi giallo” è estremamente interessante anche a livello organizzativo e interpreta dal punto di vista geografico un ideale piano di sviluppo multi-territorio che si può estendere ad altre realtà, prodotti e territori. Con questo progetto siamo anticipatori delle proposte della futura nuova normativa OCM che prevede una premialità per le AOP in grado di svolgere, oltre alla gestione comune dei programmi operativi concrete attività di programmazione, concentrazione e commercializzazione dell’offerta e di prevenzione e gestione delle crisi di mercato. In sintesi si tratta di un processo organizzativo nuovo che può operare con diversi livelli di sinergia quali ad esempio: adesione degli agricoltori a OP diverse per prodotti diversi in funzione dei livelli di specializzazione di ciascuna OP, utilizzo comune nei territori degli stabilimenti di lavorazione e della catena logistica per creare economie di scala, assistenza tecnica per prodotto/area comune, piani di commercializzazione condivisi anche tramite le filiali di riferimento del Gruppo, sviluppo di novità vegetali e di processi sostenibili basati sull’economia circolare, realizzazione di progetti promozionali condivisi come il Progetto europeo FRUVENH in corso di svolgimento dall’AOP. Il tutto  – con la parola d’ordine di utilizzare al meglio i fondi europei messi a disposizione per il settore ortofrutticolo che fornisce un contributo di particolare rilievo all'economia agricola nazionale e alla stabilità socioeconomica dei territori rurali”.

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