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L'appello di Cna: "Riaprire subito i cinema, sono a prova di virus"

“Chiudere i cinema – continua Navacchia – non significa solo rendere endemica la crisi dell’esercizio cinematografico, ma anche far fronte ad un prevedibile prossimo e duro impatto su tutta la filiera"

“CNA Cinema e Audiovisivo ritiene ingiustificata la chiusura delle sale cinematografiche, seppur motivata dalla priorità di garantire la sicurezza.  Si tratta, infatti, di luoghi che hanno assicurato nei mesi scorsi la fruizione investendo in misura importante per adeguare gli standard di sicurezza nei propri spazi, garantendo tutte le norme di sicurezza igienico sanitarie, dal tracciamento dei posti alla sanificazione, al distanziamento, al ricambio dell’aria, al controllo della temperatura e all’uso della mascherina obbligatoria”, è la posizione di CNA Cinema e Audiovisivo, riportata dalla responsabile provinciale Laura Navacchia.

L’esercizio cinematografico è il primo indispensabile creatore della catena del valore di tutta la filiera del cinema. Nel periodo dal 15 giugno al 10 ottobre 2020 si sono tenuti nel nostro Paese 2.782 spettacoli con 347.262 spettatori e solo un contagio certificato. Secondo dati Mibact ci sono in Italia 1.250 cinema per un totale di 4mila schermi.

“Chiudere i cinema – continua Navacchia – non significa solo rendere endemica la crisi dell’esercizio cinematografico, ma anche far fronte ad un prevedibile prossimo e duro impatto su tutta la filiera. A livello provinciale si contano circa 150 imprese che operano in questo settore, comprendendo video, produzione, montaggio, sale di proiezione, post produzione, servizi di palcoscenico. I titolari sono prevalentemente uomini (80%), le aziende sono suddivise a metà fra comprensorio forlivese e cesenate. Tra questi, gli associati di CNA sono una nicchia qualificata e in costante crescita: si pensi che da gennaio 2019 a oggi sono più che raddoppiati”.

“CNA Cinema e Audiovisivo – conclude Navacchia – chiede l’immediata riapertura delle sale cinematografiche, contemporaneamente chiede l’immediata deroga al decreto Bonisoli per l’obbligo di uscita per le produzioni indipendenti, l’attuazione immediata degli obblighi di investimento e programmazione sia dei broadcaster che delle OTT, con conseguente decreto applicativo che doveva essere emanato a gennaio 2020. Occorre applicare una visione strategica a 360°, per salvaguardare e rilanciare tutto il comparto con particolare riguardo alle piccole e medie imprese indipendenti”.

Nonostante la difficile situazione, CNA non si ferma: è in programma mercoledì 4 novembre - dalle ore 10 alle 12 – un webinar per conoscere il nuovo prodotto assicurativo realizzato attraverso la collaborazione fra CNA Cinema e Audiovisivo e UnipolSai.

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