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Aviaria, a rischio un indotto di oltre un miliardo di euro: caso in Parlamento

Sulle ricadute che i provvedimenti sanitari della nuova emergenza aviaria possono avere sul settore agro-alimentare cesenate, arriva ora anche un'interpellanza parlamentare. di Enzo Lattuca, deputato cesenate del Pd. Nel mirino ci sono i vincoli imposti dal Governo a tutta l'Emilia-Romagna per l'aviaria

Sulle ricadute che i provvedimenti sanitari della nuova emergenza aviaria possono avere sul settore agro-alimentare cesenate, arriva ora anche un’interpellanza parlamentare. di Enzo Lattuca, deputato cesenate del Pd. Nel mirino ci sono i vincoli imposti dal Governo a tutta l'Emilia-Romagna nella gestione dell'emergenza per l'influenza aviaria, che finiscono per penalizzare la provincia di Forlì-Cesena, particolarmente importante per il settore dove però il virus non ha colpito.

Lattuca, che raccoglie adesioni da altri parlamentari, chiede ''il superamento dei vincoli restrittivi sulle zone non interessate dai provvedimenti comunitari eliminando, come per altro richiesto dalla Regione Emilia-Romagna, i vincoli di spostamento degli animali e di commercializzazione che impediscono di valicare i confini regionali''. Sollecitando misure di sostegno al settore avicolo regionale, ricorda che i quattro focoali sono stati due nel Ferrarese (Ostellato e Portomaggiore) e due nell'Imolese, provincia di Bologna, ma ''le recenti ordinanze del Ministero della Salute, utili a contenere l'influenza'', rischiano di produrre ''danni economici senza aggiungere garanzie'' quando limitano la movimentazione della produzione ''entro i confini amministrativi regionali'', mentre e' puntuale ''la delimitazione della zona di protezione (raggio di 3 km attorno al focolaio individuato) e della zona di sorveglianza (raggio di 10 km)''.

In Emilia-Romagna, rileva, ''ci sono oltre 300 allevamenti avicoli da carne e circa 150 da uova, e circa il 60% della produzione è concentrata nella provincia di Forlì-Cesena. La produzione delle due filiere (carne e uova) ammonta ad oltre 600 milioni di euro a livello regionale e, considerando anche la lavorazione e trasformazione, l'intera filiera avicola supera il miliardo e mezzo di euro di valore a cui si aggiunge un indotto di pari dimensione''. Al Governo chiede anche ''l'indennizzo per i capi abbattuti e il rimborso delle spese sanitarie sostenute'' e a favore ''delle imprese agricole nonché delle cooperative e delle imprese di lavorazione, trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli e delle organizzazioni dei produttori riconosciute, ricadenti nelle zone delimitate''.

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