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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia

Confcommercio, le imprese femminili tengono duro e sono più creative

Tengono duro e si ringiovaniscono, con la tenacia creativa che contraddistingue l'universo rosa, le imprese femminili di commercio, turismo e terziario: quelle iscritte alla Confcommercio cesenate sono 575

Tengono duro e si ringiovaniscono, con la tenacia creativa che contraddistingue l'universo rosa, le imprese femminili di commercio, turismo e terziario: quelle iscritte alla Confcommercio cesenate sono 575, di cui 218 ditte individuali e 357 costituite in forma societaria. Ben 128 imprenditrici hanno meno di 40 anni. Da un'indagine dell'Osservatorio Confcommercio cesenate risulta che i settori predominanti sono pubblici esercizi e somministrazione alimenti e bevande, abbigliamento e calzature, ma si segnalano buone performance anche nelle attività di servizi, agenti di commercio, ottici e farmacie.

“In particolare – rimarcano il direttore Confcommercio Giorgio Piastra e il vicedirettore Alberto Pesci - spiccano le neoimprenditrici spesso protagoniste di progetti imprenditoriali creativi e di alto livello, con dinamismo e tenacia esemplari per tutto il settore. Più in generale la linfa rosa è preziosissima nel settore e le imprese femminili ammontano al 30% di quelle associate”.

“I problemi delle imprese rosa – rimarca la presidente Francesca Giardullo – sono né più né meno quelli delle piccole imprese dettaglianti alle prese con il lungo tunnel della crisi al fondo del quale pare scorgersi la luce: la crisi dei consumi, la difficoltà nell'accesso al credito agevolato, il non sempre valorizzato ruolo del commercio e del terziario nei nostri comuni come si evince anche da scelte urbanistiche e sulla circolazione non premianti per le imprese. A questi problemi che si sono cronicizzati si aggiungono altre annose difficoltà, per così dire di genere, cioè peculiari delle imprese guidate da donne, a partire dalla difficoltà di conciliare i tempi di lavoro con quelli della famiglia, a causa anche di un sistema degli orari dei principali servizi che mette in difficoltà le imprenditrici madri che debbono aver cura anche della famiglia”.
 

“Terziario donna – aggiunge la presidente Giardullo - è sorto in Confcommercio sei anni fa e stiamo lavorando su alcuni temi cruciali come l'assistenza e consulenza alle donne, imprenditrici o aspiranti tali, che hanno bisogno di orientarsi sul mercato del lavoro, di capire le opportunità di inserimento e/o crescita della loro attività e professionalità; la formazione finalizzata a far nascere e crescere una cultura d'impresa al femminile; l'informazione ed approfondimento sulle politiche delle pari opportunità e la consulenza sulle leggi di finanziamento che riguardano l'imprenditoria femminile”.


 

“Al un convegno di Fidapa dei giorni scorsi a cui ho avuto il piacere di partecipare in rappresentanza di terziario Donna - rimarca la presidente Giardullo – in cui si è riflettuto sui percorsi oltre la crisi per le imprese femminili, ho rimarcato la necessità di fare rete tra imprenditrici e sistema territoriale, valorizzando anche le associazioni culturali e quelle del volontariato per promuovere un terreno più fertile alla valorizzazione e al sostegno delle imprese femminili, partendo da un nuovo e più consapevole approccio culturale che deve riguardare tutti gli interlocutori istituzionali, economici e del credito”.

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