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Economia

L'imprenditorialità è diffusa in provincia, ma nel 2022 il saldo è negativo: più cancellazioni che iscrizioni

Al 31 dicembre 2022, in provincia di Forlì-Cesena risultano 41.334 imprese registrate, delle quali 36.503 attive. L’imprenditorialità in provincia è particolarmente diffusa

I dati 2022 per l’area Romagna (Forlì-Cesena e Rimini), confermano imprenditorialità maggiormente diffusa, rispetto al contesto regionale e nazionale. Il saldo delle imprese registrate è risultato positivo, ma più contenuto rispetto a quello del 2021 e nel corso dell’anno le cessazioni di imprese sono aumentate. 

“I dati del 2022 mostrano un saldo positivo delle imprese registrate, anche se rispetto al 2021 sono aumentate le cessazioni e c'è stata una contrazione delle iscrizioni. I dati quindi, sono positivi, ma ancora inferiori al dato medio degli anni pre-pandemia (2017-2019).Tenendo conto, inoltre, dell'aumento del numero delle imprese indotto dall'ampliamento del territorio amministrativo della Camera della Romagna, con l'inclusione nella provincia di Rimini dei Comuni di Montecopiolo e Sassofeltrio, le incognite aumentano e rendono oltremodo difficoltoso identificare una tendenza certa. Pesano anche le incognite relative a crisi energetica, previsioni economiche, inflazione e tassi di interesse – commenta Carlo Battistini, presidente della Camera di commercio della Romagna –. Sottolineo, però, che la Romagna è da sempre caratterizzata da una imprenditorialità altamente diffusa, che ha resistito - seppure con fatica - alle crisi, del 2007-2008 prima e della pandemia poi. Inoltre, la tendenza alla crescita delle società di capitale rispetto alle altre forme meno strutturate è un evento positivo, per la maggiore solidità e capacità finanziaria che queste società denotano. Ora è importante lavorare anche per sostenere la natalità di nuove imprese e per consolidare quelle esistenti”.

Sistema imprenditoriale: focus provinciale Forlì-Cesena

Al 31 dicembre 2022, in provincia di Forlì-Cesena risultano 41.334 imprese registrate, delle quali 36.503 attive. L’imprenditorialità in provincia è particolarmente diffusa: 93 imprese attive ogni 1.000 abitanti (90 imprese a livello regionale e 87 a livello nazionale).

Nel corso del 2022 sono state rilevate 2.030 iscrizioni e 2.072 cancellazioni (al netto di quelle d’ufficio), per un saldo negativo di 42 unità (nel 2021 fu pari a +170). Il tasso di crescita annuale delle imprese registrate risulta pertanto pari a -0,10%, inferiore al dato regionale (+0,57%) e nazionale (+0,80%).

Rispetto al 2021, il dato delle iscrizioni risulta diminuito dell’1,6%, mentre le cessazioni non d’ufficio sono cresciute del 9,5%. Con riferimento al periodo pre-pandemia, invece, il dato delle iscrizioni risulta essere ancora inferiore del 3,7% alla media 2017-2019, così come il livello delle cessazioni non d’ufficio è più basso del 12,5%.

Nel confronto con il medesimo periodo del 2021, si riscontra una sostanziale stabilità delle imprese attive, mentre a livello regionale e nazionale il trend è negativo (rispettivamente -0,8% e -0,7%). La dinamica delle imprese attive presenta alcune significative differenze a livello sub provinciale e nelle principali aggregazioni territoriali: comprensorio di Forlì (0,0%), Comune di Forlì (+0,2%); comprensorio di Cesena (-0,1%), Comune di Cesena (-0,4%); Comuni marittimi (+0,5%, comprende Cesenatico, Gatteo, San Mauro Pascoli e Savignano sul Rubicone, pari al 18,4% delle imprese attive in provincia), territori delle Vallate (-0,8%, pari al 18,6% del totale), area del Basso Rubicone (+1,3%, pari al 14,2% delle imprese provinciali), territori collinari (-0,9%, pari al 14,9% delle imprese provinciali).

Riguardo ai principali settori economici si ritrovano, nell’ordine, il Commercio (21,2% sul totale) con una flessione dell’1,3% delle imprese attive rispetto al 2021; Agricoltura (incidenza 16,8%, -2,0% la dinamica); le Costruzioni (incidenza del 16,0%, +2,8% la dinamica tendenziale) e il Manifatturiero (incidenza pari al 9,4%, stabile); le Attività di alloggio e ristorazione (7,5% del totale), in flessione dell’1,9%. In crescita le Attività immobiliari (+1,3%), che costituiscono il 6,7% del totale delle imprese attive.

Crescono le imprese attive nel comparto delle “Altre attività di servizio” (incidenza del 4,9% sul totale, +0,5% la dinamica tendenziale), le “Attività professionali, scientifiche e tecniche” (incidenza del 3,8%) e i Servizi di supporto alle imprese (incidenza 2,8%) rispettivamente del 2,7% e del 3,0%, le Attività finanziarie e assicurative (+0,9%) che presentano una incidenza del 2,2%. Stabili gli altri Servizi alla persona (sanità e assistenza, attività ricreative e sportive) (+0,2% la dinamica, 2,6% l’incidenza), mentre risulta in flessione (-1,5%) la dinamica imprenditoriale dei settore “Trasporto e magazzinaggio” (3,3% l’incidenza) e il comparto dell’ICT (-0,7%, 1,8% l’incidenza).

Per quanto riguarda la natura giuridica, sono maggioritarie le imprese individuali (56,7% sul totale), in flessione dello 0,6% rispetto al 2021; seguono le società di persone (20,5% l’incidenza), in flessione dell’1,9%. Le società di capitale (20,3% del totale delle imprese attive) risultano, invece, in aumento (+3,8%), un trend consolidato da diversi trimestri e che trova riscontro anche negli altri territori di riferimento (Emilia-Romagna +2,3%, Italia +2,8%).

Al 31/12/2022 le localizzazioni registrate (sedi e unità locali) sono 50.580 delle quali 45.485 attive (+0,4% rispetto al 31/12/2021).

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