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Il welfare aziendale prende sempre più piede: ecco di cosa si tratta

Tutto questo si chiama Welfare aziendale e se n'è parlato alla Fiera di Pievesestina, all'interno di Sono Romagnolo nella giornata di studio voluta da Media Consulting dal titolo "Romagna Welfare"

Possono le aziende facilitare i dipendenti e i loro familiari offrendo servizi sociali o beni spendibili per la cura della persona? Ora è diventato molto più conveniente e facile creare questo tipo di rapporto tra aziende e dipendenti, ma in futuro, quando i Comuni avranno sempre meno soldi per la rete sociale, questo tipo di format sarà necessario. A dare una mano alle aziende arrivano anche le detassazioni previste dallo Stato grazie alla Legge di Stabilità.

Tutto questo si chiama Welfare aziendale e se n'è parlato alla Fiera di Pievesestina, all'interno di Sono Romagnolo nella giornata di studio voluta da Media Consulting dal titolo "Romagna Welfare". Ma cosa potrebbe cambia per il dipendente? Il dipendente di un'azienda che sposa l'idea di "Welfare aziendale" potrebbe vedersi corrispondere i premi di produzione, gli straordinari o altri incentivi, non più sottoforma di denaro (tassato e quindi che arriva nelle tasche in proporzione minore), ma di servizi. Esiste una piattaforma, creata da Media Consulting e chiamata Romagna Welfare, in cui le aziende affiliate offrono ai loro dipendenti il corrispettivo dei premi in denaro, degli straordinari o di altri incentivi (senza tassazioni) in servizi. Quali?  Il dentista, l'asilo, la possibilità di visite specialistiche, il cambio gomme, la pulizia dell'auto, la cura della persona, cure termali... e altro. Il dipendente avrà un tot di soldi (quelli previsti dall'azienda) da spendere lì scegliendo quello di cui ha più bisogno.

Come l'azienda sostiene il lavoratore: IL VIDEO


Sabato mattina al convegno in fiera è stato presentato anche uno studio che ha esaminato 150 aziende romagnole, consulenti, rappresentanti delle istituzioni, associazioni di categoria e sindacati. Il 53,8% delle aziende ha dichiarato di aver già realizzato azioni di welfare aziendale. Oltre il 60% ha detto di volerlo fare già dal prossimo anno, mentre le aziende che hanno già sperimentato (anche se parzialmente) strumenti di Welfare hanno dichiarato di apprezzarlo in percentuale molto alta (90% del campione). All'incontro erano presenti alcune aziende tra le più grandi della Romagna: Technogym e Fruttagel. Luigi Angelini di Technogym ha ribadito come la loro azienda occupandosi di Wellness anche all'interno della stessa azienda, nei confronti dei dipendenti, è già concentrata in azioni di Welfare. "Ma a noi preme fare di più - ha spiegato Angelini - vogliamo andare oltre al concetto di dipendenti, vogliamo occuparci della comunità. Per questo lavoraiamo a 360° anche in città, creando pogetti come "Muoviti che ti fa bene", che portano a fare ginnastica migliaia di persone gratuitamente, o progetti peri bambini nelle scuole per combattere l'obesità. Andare oltre al concetto di dipendenti è fondamentale in una comunità che vuole stare bene e ha a cuore il proprio futuro". 
"Noi abbiamo pensato di chiederlo agli stessi dipendenti  - ha spiegato Stanislao Fabbrini di Fruttagel di Ravenna - intavolando un serio scambio con rappresentanze sindacali e dipendenti. Ci preme di capire cosa possiamo fare e come farlo nel modo migliore". 


Ha concluso Luigi Angelini di Media Consulting, puntando l'attenzione sulla necessità di lavorare tutti insieme, aziende, enti istituzionali e cittadini. L'obiettivo è stare meglio tutti e far crescere l'economia locale". 

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