Il Credito cooperativo romagnolo saluta un 2018 da incorniciare: "Restiamo l'unica banca del territorio"
La banca chiude il 2018 in utile (con un netto di oltre 1 milione di euro), consolidando il patrimonio e vedendo crescere soci e clienti
Dopo l'adesione al gruppo bancario Iccrea di Roma, il Credito Cooperativo Romagnolo (nato dalla fusione a fine 2015 della "Banca di Cesena" e "BCC Gatteo") chiude il 2018 in utile (con un netto di oltre 1 milione di euro), consolidando il patrimonio e vedendo crescere soci e clienti.
"Nonostante siamo entrati a far parte di un grande gruppo bancario con grandi vantaggi a livello organizzativo, restiamo una banca del territorio, anzi direi l'unica - ha detto il presidente Valter Baraghini - e questo fa la differenza. In questi ultimi tre anni abbiamo distribuito a livello locale 700 mila euro. Abbiamo cambiato il modello di business e mentre negli anni precedenti si faceva credito in particolar modo all'immobiliare e all'alberghiero ora abbiamo aumentato del 10% il credito alle famiglie, tutte locali, arrivando a una quota pari al 34%, e al commercio al dettaglio portandolo dal 14% al 17%. Questo a dimostrare l'intenzione di restare vicini a famiglie e piccoli imprenditori".
Numerosi anche i progetti sostenuti dal Credito Cooperativo Romagnoli legati alla scuola e al mondo della imprenditoria giovanile. "Con l'Accademia delle idee, incubatore per aiutare i giovani a sperimentare possibilità imprenditoriali e start up, abbiamo vinto il "Premio dei premi" su segnalazione del'Abi - gli ha fatto eco il direttore Giancarlo Petrini - e siamo partiti col sostenere le iniziative legate al crowdfinding. Sosteniamo progetti che ci vengono sottoposti e ci sembrano interessanti, come quello che partirà a breve insieme all'Irst (Istituto Scientifico Romagnolo per lo Studio e la Cura dei Tumori) lanciando questo tipo di raccolta. Noi ci facciamo carico dei costi e della piattaforma e se è il caso integriamo. Anche questo è un settore con una ricaduta locale concreta che ci sta dando molte soddisfazioni".
Il direttore ha anche sottolineato la continua crescita dei soci, arrivati a quota 7000, e dei clienti che sfiorano 33 mila. "Prosegue anche la fase di ottimizzazione della banca con una riduzione dei costi del 2,3%, grazie ai procedimenti di digitalizzazione e a 9 prepensionamenti (a fronte di 7 assunzioni), sia con lo snellimento del credito deteriorato. Da un 150 per cento del patrimonio di crediti deteriorati ora si è arrivati appena sotto al 100%. Un obiettivo importante da raggiungere perché ci rende in regola coi parametri europei. Sono stati ceduti 90 milioni di crediti e 60 milioni sono stati recuperati".
"La banca ora è sicura e, soprattutto, al sicuro - ha concluso il presidente Baraghini - ma, la cosa più importante, è che continua a svolgere un ruolo fondamentale per il territorio mantenendo fede a quei valori che animarono la fondazione, nel lontano 1897, della prima banca dell'attuale Credito Cooperativo Romagnolo la "Cassa rurale dei prestiti di Gatteo".
E proprio per continuare su questa strada sabato 11 maggio alle 14.45 alla Fiera di Cesena si svolgerà l'assemblea di bilancio del Credito Cooperativo di Romagna dove il presidente e il direttore presenteranno ai soci la relazione sull'esercizio 2018. Nell'occasione verranno anche rinnovate le cariche del Consiglio di Amministrazione.