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“I love (good) Shopping”, la guida al fashion consapevole

E' nata "I love (good) Shopping", la guida al fashion consapevole realizzata da CNA Federmoda di Forlì-Cesena. Un agile manuale pensato per presentare i valori racchiusi nel marchio "Made in Italy"

I jeans o le scarpe che indossiamo dicono molto di noi: del nostro gusto, del nostro carattere e anche del nostro stile di vita. Ma abbiamo mai letto con attenzione l’etichetta dei capi che abbiamo scelto? Sappiamo che i prodotti usati per certe tinture possono essere nocivi per la nostra salute? Oppure che i prodotti realizzati in alcuni paesi nascono molto probabilmente dallo sfruttamento dei lavoratori? I consumatori oggi vogliono essere sempre più attenti e consapevoli.

Per rispondere alle loro curiosità, e anche per stimolarne di nuove, è nata “I love (good) Shopping”, la guida al fashion consapevole realizzata da CNA Federmoda di Forlì-Cesena. Un agile manuale pensato per presentare i valori racchiusi nel marchio “Made in Italy” e per far conoscere alcune eccellenze del nostro territorio.

Con una raccolta di articoli e interviste che coinvolgono esperti della materia, CNA fornisce informazioni e strumenti per scegliere la qualità senza farsi confondere dalle tante sirene che oggi disorientano chi varca la soglia delle vetrine: prezzi troppo bassi (o troppo alti), etichette non veritiere, merci contraffatte e altro ancora. Non solo, sfogliando la guida, troviamo anche consigli di stile e scopriamo che nella nostra provincia molte imprese del settore moda hanno scelto la responsabilità e che per vestirsi con gusto e qualità è vincente il “chilometro zero”.  La guida è arricchita da una intervista a Paola Frani: un brillante dialogo in cui la celebre stilista racconta e rivela “il metodo” che si nasconde dietro la naturalezza dell’eleganza. Dalla scelta dei capi basici agli accessori, cosa avere e cosa evitare, imparando a fidarsi del proprio istinto.

“A fronte di una legislazione sul Made in Italy del tutto inefficace – afferma Franco Napolitano, direttore generale di CNA Forlì-Cesena – riteniamo che una corretta informazione al consumatore sia una leva fondamentale sulla quale agire. Puntiamo sul binomio alta qualità del Made in Italy – diffusione di una cultura del consumo consapevole. Questa guida ha, nella sua semplicità, l’ambizione di valorizzare il prodotto artigianale, fornendo al consumatore elementi conoscitivi, utili e indispensabili alla sua scelta d’acquisto”.

“Pensiamo all’etichetta – spiega Franco Napolitano – che davvero racconta la storia di un capo. Se impariamo a leggerla con attenzione, come è spiegato nella nostra guida, ricaviamo informazioni importanti che ci consentono di equiparare la sostanza e il prezzo di un prodotto che ci apprestiamo ad acquistare. Solo così siamo in condizione di scegliere in maniera consapevole. Se l’etichettatura è fatta male e non è trasparente, ad esempio, dovrebbe scattare un campanello d’allarme: un’etichetta fatta male rivela un prodotto fatto male. Il consumatore, poi, ha il diritto di sapere se un capo è prodotto in paesi in cui mancano norme che tutelino la sicurezza dei lavoratori, ma anche il processo produttivo e l’utilizzo di sostanze nocive per la salute (a volte addirittura cancerogene). La diffusione dell’informazione e la trasparenza sono gli strumenti per promuovere la cultura della legalità, per porre un limite alle contraffazioni e per garantire una sana concorrenza fra le imprese”.
 
Nella guida “I love (good) Shopping” si parla anche di contraffazione, un fenomeno che sta aumentando progressivamente sia nelle dimensioni che nella sofisticatezza dei metodi utilizzati. Una recente ricerca del Censis denuncia che, nel 2008, il mercato del falso ha prodotto un fatturato di 7 miliardi e 107 milioni di euro. Nella guida si parla, infine, anche di etica. Ma che cosa significa per un abito o una scarpa essere ecosostenibile ed etica? In realtà molte cose. In primo luogo essere realizzati secondo norme di produzione che rispettano l’ambiente e i diritti delle persone impiegate per la produzione. Proprio nella nostra provincia, grazie alla collaborazione delle sue diverse componenti economiche e istituzionali, è nato il marchio Impresa Etica per distinguere quelle imprese che scelgono di produrre in maniera sostenibile e trasparente. Il marchio è rilasciato da CISE, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Forlì-Cesena, ed è soggetto a controlli periodici. Una merce contraddistinta da questo marchio ha un valore che vale veramente la pena desiderare.

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