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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Il peso dei Comuni dentro Hera scende a quota 38%, Cesena dice sì

Il Comune di Cesena intende confermare l'adesione al nuovo patto di sindacato tra i soci pubblici di Hera, ritenendo la partecipazione a Hera strategica e valutando che anche con le nuove modalità venga assicurato il controllo pubblico

Il Comune di Cesena intende confermare l’adesione al nuovo patto di sindacato tra i soci pubblici di Hera, ritenendo la partecipazione a Hera strategica per i servizi pubblici locali e valutando che anche con le nuove modalità venga assicurata la governance pubblica della multiutility. A segnalarlo sono il Sindaco di Cesena Paolo Lucchi e il Vicesindaco Carlo Battistini in una lettera ai consiglieri comunali, in vista della riunione della commissione consiliare competente, che si terrà mercoledì 1 aprile e che ha all’ordine del giorno proprio questo tema.

Nella loro comunicazione Sindaco e Vicesindaco sostengono che “le redini rimarranno in mano pubblica, mantenendo la maggioranza dei diritti di voto in assemblea, anche a fronte di una riduzione della quota complessiva di azioni bloccate in loro possesso, destinata a scendere dal 51 al 38,5%”. Il Comune di Cesena ha anticipato, al momento dell’approvazione del bilancio 2015, l’intenzione di vendere una quota di azioni Hera con lo scopo di finanziari il corposo piano di investimenti previsti per il prossimo triennio.

SOCI PUBBLICI SOTTO IL 51% - Il nuovo patto elimina il vincolo del 51% di azioni bloccate in mano ai comuni, “ma il governo pubblico resta garantito ed Hera non sarà privatizzabile. La garanzia è contenuta nelle modifiche statutarie che prevedono il voto maggiorato legato alle azioni vincolate e la maggioranza del 75% necessaria per cambiare lo statuto”, spiegano il vicesindaco Carlo Battistini e il sindaco Paolo Lucchi. Continuano i due amministratori: “Per quanto riguarda il nostro territorio, Hera, dalla sua nascita avvenuta nel 2002, ha investito nella provincia di Forlì-Cesena 340 milioni di euro, di cui 145 nel ciclo idrico e 106 nello smaltimento dei rifiuti. Si tratta di interventi importanti, che garantiscono ai nostri cittadini servizi ai massimi livelli europei. Inoltre, poiché i nostri comuni hanno fatto la scelta di mantenere la proprietà pubblica delle reti dell'acqua e del gas tramite la società Unica Reti (interamente partecipata da soci pubblici), ad essa Hera ha versato, nel corso di questi anni, 125 milioni di euro di canoni, consentendo così di sostenerne il costo e, soprattutto, la qualità delle reti stesse”.

“Sul tema della gestione del ciclo dei rifiuti, giova sottolineare come, nel 2013, Cesena abbia raggiunto il 54,4% di recupero e riciclo di rifiuti (la Svezia, che è al secondo posto in Europa, è al 50,4%), con un dato provinciale pari al 51% e la media dell'Emilia-Romagna attestata al 47,9%, mentre il dato nazionale è pari al 39%. Inoltre, grazie a precisi indirizzi che Hera ha ricevuto dai soci, grazie agli affidamenti di servizi a cooperative sociali, hanno trovato inserimento lavorativo 581 persone svantaggiate. Infine, ci preme un’ultima sottolineatura su Hera. Spesso ci si riferisce alla società parlando di “poltronificio”: è importante non perdere di vista il fatto che, prima dell’aggregazione che ha dato vita ad Hera, esistevano 225 società che gestivano i servizi pubblici, ed ognuna di esse aveva propri organi di amministrazione. Per questi motivi l'Amministrazione comunale di Cesena intende confermare l'adesione al contratto di sindacato”.

CESENA POTRA' VENDERE 6,5 MILIONI DI AZIONI - “Occorre aggiungere un elemento: i Comuni, con la riduzione dal 51 al 38,5% delle azioni vincolate, avranno comunque una quantità maggiore di azioni libere che potranno essere collocate sul mercato già da quest’anno. Ciò si rivelerà un elemento fondamentale per garantire agli stessi Comuni risorse certe per la realizzazione degli investimenti. Infatti, i vincoli imposti dal patto di stabilità per gli enti locali, rendono particolarmente difficile la messa in opera degli investimenti necessari per la cura delle città. Dalla alienazione di parte delle azioni deriveranno risorse aggiuntive saranno molti i Comuni che così riusciranno a realizzare le opere pubbliche necessarie. Per quanto riguarda il Comune di Cesena, che attualmente possiede 23.260.003 azioni di Hera, ciò significa la possibilità, nel prossimo triennio, di collocarne sul mercato fino ad un massimo di 6.551.787 come peraltro già previsto nel bilancio di previsione 2015 approvato dal Consiglio comunale lo scorso dicembre”.

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