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Economia

Hera: la ricerca di perdite nelle reti idriche a Cesena viaggia attraverso lo spazio

Prima in Italia, l’azienda si è dotata di un nuovo sistema, basato sulla scansione del suolo tramite satellite sviluppato in collaborazione con la società israeliana Utilis.

A caccia d’acqua con il satellite: si tratta di una nuova tecnologia per contrastare il fenomeno delle perdite occulte dalle reti idriche, cioè quelle perdite nascoste che non si manifestano con fuoriuscite visibili d’acqua e che sono spesso presenti nelle reti di distribuzione.
E’ quello che stanno facendo in questi giorni alcuni operatori autorizzati da Hera che, grazie ad un  nuovo sistema di ricerca particolarmente sofisticato e tecnologicamente avanzato, stanno cercando di localizzare le perdite e programmare gli interventi di riparazione. I loro mezzi, facilmente riconoscibili grazie al logo Hera sulle portiere, fino al 30 marzo opereranno in diverse zone della città.
 
Questo sistema permette di ridurre notevolmente i tempi di indagine e una precisione ancora maggiore nell’individuazione delle perdite dai tubi interrati, dimostrando concretamente a quale livello di beneficio possa condurre l’applicazione di tecnologie all’avanguardia anche nella risoluzione dei problemi che riguardano servizi di prima necessità. Prima azienda in Italia ad adottarloè stata Hera, secondo operatore a livello nazionale per volumi di acqua erogata (300 milioni di metri cubi l’anno), che lo ha realizzato grazie alla partnership con Utilis, società israeliana che con un team di esperti in geofisica, idrologia e di gestione della rete ha sviluppato una tecnologia unica e all’avanguardia in questo campo.
                                                                                          
 
La ricerca ‘satellitare’ delle perdite idriche: ecco come funziona
In particolare, per la rilevazione di perdite d’acqua dolce in sistemi di approvvigionamento idrico vengono analizzate le scansioni acquisite dai satelliti, basandosi sulla stessa tecnologia utilizzata per cercare l’acqua su altri pianeti. L’innovativa tecnologia si basa sull’analisi, mediante un algoritmo, di una scansione del sottosuolo. Il sistema è utilizzabile sia di giorno, sia di notte e in qualsiasi condizione meteo. I dati ottenuti attraverso la scansione vengono ripuliti dalle informazioni distorte e incrociati con lo schema della rete acquedottistica. In questo modo s’individua una mappa nella quale sono evidenziati punti della rete in cui sono presenti possibili perdite. La vera e propria ricerca perdite in loco viene svolta in seguito con i metodi tradizionali, ma, grazie alla precisione del nuovo sistema, in ambiti assai più circoscritti.

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