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Economia San Mauro Pascoli

Ai nastri di partenza il progetto pilota di “Green Tourism Italy”

L'area romagnola, che è già stata interessata da iniziative di questo tipo, è stata individuata dai responsabili di Green Tourism come la più adatta a svolgere la sperimentazione in Italia

Dopo pochi giorni dalla presentazione e dagli incontri con gli operatori turistici a Cervia e Bellaria Igea Marina il progetto pilota di “Green Tourism Italy” è ai nastri di partenza. Un buon numero di strutture turistiche di Cervia, Ravenna, Russi, San Mauro Pascoli, Pennabilli e Bellaria Igea Marina, ha apprezzato la proposta presentata, ha perfezionato l'adesione e si è impegnato a iniziare un percorso che si concluderà a metà giugno con la visita degli ispettori inglesi e italiani.

Dalla Gran Bretagna è arrivato un messaggio incoraggiante da parte del groppo dirigente della più grande e affidabile etichetta di qualità per il turismo sostenibile a livello internazionale. Andrea Nicholas, Amministratrice Delegata di Green Tourism ha dichiarato: “Cervia e la Romagna hanno le condizioni per essere una destinazione green di punta in Europa. In Romagna abbiamo trovato professionalità nell'accoglienza e una grande eredità culturale e storica che, ad esempio a Cervia, si fonda sulle storia delle saline, sul cibo e su un territorio che ha saputo mantenere, fino ad ora, un equilibrio accettabile fra turismo e ambiente naturale. In Emilia Romagna – ha aggiunto - abbiamo incontrato persone fantastiche impegnate per lo sviluppo del turismo sostenibile e siamo molto lieti di lavorare con loro. Il nostro programma – ha aggiunto Andrea Nicholas - prevede un processo di certificazione per imprese turistiche, per ridurre il loro impatto ambientale ma anche per lavorare con le comunità locali e i fornitori, per migliorare le destinazioni turistiche e le strutture ricettive ed avere un miglior riscontro anche sui mercati europei”.

L'area romagnola, che è già stata interessata da iniziative di questo tipo, è stata individuata dai responsabili di Green Tourism come la più adatta a svolgere la sperimentazione in Italia. Tra gli obiettivi del progetto pilota c'è quello di testare e adeguare lo standard britannico al mercato italiano. “In effetti – è il giudizio di Luigi Rambelli, Responsabile di Green Tourism Italy – qui ci sono le condizioni per evitare di doversi consegnare agli ipermercati del turismo che propongono prezzi sempre più stracciati e una sostanziale perdita di autonomia delle imprese turistiche italiane. Il futuro del turismo italiano – afferma Rambelli - è legato sempre di più alla capacità di puntare sulla qualità e sulle risorse di cui dispone. In particolare bisogna lavorare sul miglioramento dell'accoglienza, conservare e valorizzare il paesaggio, il patrimonio culturale e monumentale, il buon cibo. Bisogna premere per una migliore vivibilità delle destinazioni e riuscire ad ottenere una rete di trasporto efficiente a basso impatto ambientale sia nelle città che con i nodi principali della mobilità”.

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