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Giovani al lavoro, Confartigianato svilupperà una "Scuola cesenati dei mestieri"

"E' il progetto più bello che abbiamo promosso in questi anni - ha chiuso il segretario di Confartigianato Bernacci -: non si è trattato di tirocini a sè stanti ma realizzati dentro un progetto pilota di comunità"

Un video col film a futura memoria di un'esperienza senza precedenti nel territorio e l'impegno a proseguirla mettendo il format di Bottega Scuola a disposizione del territorio per implementare il numero dei giovani formati all'artigianato e in prospettiva creare una Scuola locale dei mestieri artigiani, ponte tra gli istituti superiori e il mondo del lavoro. E' il lascito ricco di speranza e ottimismo della solenne chiusura di Bottega Scuola, esperienza formativa rivolta all'inserimento in bottega di dieci giovani e promossa da Confartigianato Federimpresa Cesena, Fondazione Romagna Solidale, Fondazione Cassa di Risparmio di Cesena, Centro di Solidarietà della provincia di Forlì-Cesena e Fondazione Almerici.

Il convegno celebrativo si è tenuto nella sede di Confartigianato. Tra il pubblico i candidati sindaco Paolo Lucchi, Gilberto Zoffoli e Luigi Di Placido che hanno tratto dalla buona prassi formativa di  Bottega Scuola spunti significativi per il loro programma elettorale sul sostegno al lavoro giovanile. Grandi protagonisti i giovani formati nei settori del restauro e della metalmeccanica (inizialmente dieci, poi due hanno fatto scelte professionali diverse) e i dieci imprenditori maestri del mestiere. Accanto a loro Roberto Lelli che ha curato la formazione sulle competenze trasversali, i partner scolastici del progetto e il pool di promotori. Al termine è avvenuta la consegna degli attestati, tra applausi e generale commozione.

Arturo Alberti, presidente della Fondazione Romagna Solidale, e Bruno Piraccini, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Cesena, hanno assicurato il futuro sostegno all'implementazione del progetto di comunità, visto il successo di un'esperienza che ha intodotto i giovani nel lavoro attraverrso una formazione a forte tasso valoriale, condotta sì nelle imprese ma raccordata con la logica del gruppo classe. Stefano Bernacci, segretario di Confartigianato e Stefano Bondi, del Centro di Solidarietà di Forlì-Cesena, hanno rimarcato la valenza formativa di Bottega Scuola che si pone come best practise del territorio, e elogiato la inappuntabile gestione operativa da parte del centro di formazione Formart.

Il preside dell'istituto Comandini Paolo Valli, insieme all'Istituto d'arte di Forlì scuola partner del progetto a cui gli imprenditori hanno donato dieci softaware kad Cam, ha sottolineato la portata innovativa di Bottega Scuola nel rapporto col mondo della scuola. Dal canto loro le imprese del settore restauro hanno donato alla città il restauro di un leggio di proprietà della dicoesi e di un prezioso tavolo del Comune di Cesena, con un intervento che ha coinvolto i ragazzi tirocinanti realizzato senza oneri per i committenti. Leggio e tavolo erano esposti in bella vista nella sala del convegno.

Valentina Maltoni - una delle giovani formate - continuerà a lavorare presso l'impresa di restauro Giunchi, come altri tre giovani che resteranno in azienda (un altro ha trovato impiego in un'impresa del settore): "Sono stata accolta nel laboratorio - ha detto Valentina - e mi è stata insegnata con cura l'arte del restauro. Provenivo da studi superiori e universitari, ma mi ha colpito la professionalità dei formatori. La cosa più bella è che mi sono sentita importante e Bottega Scuola mi ha reso felice".

Gratificata anche Tiziana Scavo, tirocinante presso l'azienda di Bottega Restauro di Massimo Boschi: "Questa esperienza mi ha fatto crescere e dato sicurezza". Stefano Bondi del Centro di Solidarietà si è soffermato sul gioioso appagamento dei ragazzi: "Spesso incontriamo tanti giovani in stand by. Questo progetto di comunità li ha resi accesi e vivi". Alex Mancini, uno dei dieci imprenditori tutor: "Bottega Scuola è anche la prova di quello che le imprese possono dare al territorio. Ora speriamo che anche il territorio dia di più alle imprese".

"E' il progetto più bello che abbiamo promosso in questi anni - ha chiuso il segretario di Confartigianato Bernacci -: non si è trattato di tirocini a sè stanti ma realizzati dentro un progetto pilota di comunità quale mai era stato realizzato con queste modalità, pronto ora per essere messo a regime. I cinque promotori lo mettono a disposizione della città, con l'ambizione che si estenda e preluda in prospettiva alla nascita di una Scuola cesenate dei mestieri, ponte tra le scuole superiori professionali e il mondo del lavoro".

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