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Economia

Giovani e lavoro, "La bottega si fa scuola e dà futuro ai nostri giovani"

Questo l'intervento del segretario di Confartigianato, Stefano Bernacci

"Vogliamo veramente formare i nostri ragazzi alla cultura del lavoro, non solo a parole ma nei fatti?". E' l'appello del segretario di Confartigianato, Stefano Bernacci, che aggiunge: "Ancora una volta, alla sua sesta edizione, il progetto di comunità "Bottega Scuola" ha dato il suo contributo in questa direzione, cercando di adempiere a questa mission costitutiva aprendo un ponte tra scuola, giovani e imprese artigiane del territorio cesenate". Concretamente, illustra Bernacci, "dopo 120 ore di formazione trasversale e di acculturamento dei giovani, sono stati realizzati tirocini di sei mesi, preparando le nuove leve al mondo del lavoro. L’imprenditore si è calato nei panni di tutor e il suo motto è stato: I care, mi prendo cura del ragazzo, non gli insegno semplicemente il mestiere, ma l’approccio, l’atteggiamento, lo stile".

"Il bello è che lo si è fatto dentro un progetto di comunità, con un pool accreditati promotori come Confartigianato Cesena, Romagna Solidale Fondazione Cassa di Risparmio, Fondazione Almerici, Fruttadoro Orogel e Crèdit Agricole, in sinergia con i comuni di San Mauro Pascoli, Savignano, Gatteo e Cesenatico - prosegue Bernacci -. I veri protagonisti sono stati i 21 ragazzi e altrettante imprese artigianali dei settori green, agroalimentare e legno arredo, proseguendo così nel fecondo interscambio che in questi anni ha coinvolto in Bottega Scuola numerose tipologie di attività del variegato comparto dell’artigianato. Su altrettanti partecipanti iniziali sotto i 29 anni, due terzi dei giovani inseriti proseguiranno l’attività nell’impresa dove hanno fatto il tirocinio. Alcuni di essi sono già stati assunti: un risultato più che lusinghiero, pur non essendo la creazione di posti di lavoro l’obiettivo immediato di Bottega Scuola".

Per il segretario dell'associazione di categoria, "bene sarebbe che il contesto su cui si innestano esperienze come questa favorissero il raccordo tra scuola e mondo del lavoro e non si capisce allora la ragione della riduzione delle ore di alternanza scuola lavoro nelle scuole superiori auspicando che vengano ricreate condizioni più favorevoli al rapporto tra scuola e mondo imprenditoriale. In un video molto empatico e valoriale i i giovani protagonisti hanno raccontato la loro formativa esperienza, e così gli imprenditori che hanno condiviso la loro attività di tutor a fianco dei ragazzi". 

"I giovani hanno voluto lasciar traccia di questi mesi così formativi per la loro vita e hanno realizzato come progetto comune di fine esperienza un bonsai con questo biglietto: “Coltiva le tue passioni, modella il tuo futuro” - conclude Bernacci -. La chiusura ideale del cerchio, con la consapevolezza sempre più radicata da parte di tutti, che spendersi per il futuro dei giovani indirizzandoli ad ambiti di lavoro praticabili e accoglienti è una pratica virtuosa da diffondere sempre più nel territorio".

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