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Giornata dell'Economia: "Vogliamo dare un significativo “taglio” alla burocrazia"

Un incontro ricco di spunti e di argomenti interessanti quello che si è svolto a Cesena, nel quartiere fieristico di Pievesestina, nell’ambito della Undicesima Giornata dell’Economia

Un incontro ricco di spunti e di argomenti interessanti quello che si è svolto a Cesena, nel quartiere fieristico di Pievesestina, nell’ambito della Undicesima Giornata dell’Economia, promossa dalla Camera di Commercio di Forlì-Cesena assieme al Sistema Camerale. Si è trattato di un’occasione speciale per proseguire le riflessioni avviate con la presentazione del Rapporto sull'Economia 2012, attraverso una lettura attenta degli andamenti provinciali e un’analisi degli scenari che caratterizzano il nostro sistema territoriale .

L’illustrazione delle azioni e dei programmi che vedono protagonista la Camera sul piano economico, ha rappresentato un ulteriore elemento di interesse e di confronto, nell’ottica della “trasparenza” per ciò che riguarda le strategie dell’Ente. Ha aperto i lavori il Presidente della Camera di Commercio, Alberto Zambianchi, illustrando “Il posizionamento del sistema territoriale attraverso i principali indicatori della Giornata dell’Economia 2013”; ha parlato, poi, Guglielmo Russo, Vice Presidente della Provincia di Forlì-Cesena, sul tema “Impresa e territorio: lo sviluppo come valore condiviso”; ha concluso Paolo Lucchi, Sindaco di Cesena, con un intervento riguardante  “Fiducia e innovazione, chiavi per il nostro sviluppo”.

“La Giornata dell’Economia – dichiara Alberto Zambianchi, Presidente della Camera di Commercio di Forlì-Cesena – rappresenta certamente una delle più importanti iniziative a livello nazionale, organizzate dal Sistema camerale, evento che consente di effettuare riflessioni basate su Report di approfondimento e analisi dettagliate, con possibilità di benchmarking, per una migliore governance. Certo le difficoltà sono gravi e le prospettive non sono rassicuranti, ma l’intero sistema deve essere pronto a reagire; noi, come Camera di Commercio, proseguiremo nelle iniziative “anticrisi” già attivate e cioè interventi a supporto del credito, dell’innovazione, dell’internazionalizzazione, della nuova imprenditoria. Vogliamo anche dare un significativo “taglio” alla burocrazia, semplificando, ove possibile, iter e procedure; riteniamo importante, poi, un aggiornamento dei dati e il monitoraggio continuo delle situazioni di crisi per una incisiva tempestività delle azioni, rese più efficaci e rispondenti ai bisogni dalla collaborazione tra istituzioni ed organismi del territorio”.

“Nel nostro territorio – commenta Gugliemo Russo, Vice Presidente della Provincia – già siamo riusciti a costruire ricchezza materiale e coesione sociale. Ora però il modello di sviluppo deve essere oggetto di un cambiamento: insieme dobbiamo lavorare per portare avanti processi  di innovazione e per rafforzare gli elementi di vantaggio competitivo, dove innovazione significa raccogliere le sfide dell’”economia della conoscenza”, del rapporto cioè tra sapere e competenze. E per fare questo occorre seguire tre piste: la prima, lavorare sulle specializzazioni del territorio, sia le “storiche” che le nuove, e aumentare la capacità di innovazione del sistema economico locale  per cogliere la sfida del mercato globale; la seconda, attuare politiche di sistema , superando ritardi e contraddizioni, la terza, definire una governance territoriale “intelligente”.”

“Serve che ognuno di noi – aggiunge Paolo Lucchi, Sindaco di Cesena – ragioni sulle prospettive dell’ economia locale in modo responsabile, mettendo in discussione molte delle nostre certezze. Questa è la premessa necessaria per uscire dai molti luoghi comuni che hanno caratterizzato l’attuale periodo di crisi. Da un lato, il territorio deve puntare sull’innovazione, in particolare connessa all’ICT, che già oggi occupa oltre un migliaio di persone, ed è protagonista dei processi delle nostre imprese più strutturate; dall’altro, occorre che sistema imprenditoriale, Pubblica Amministrazione, Università e credito si diano la regola di operare sempre in rete, riducendo sprechi e puntando sulla valorizzazione delle eccellenze che singolarmente è difficile produrre.”

ALCUNI DATI - I dati diffusi nella Giornata dell’Economia, a differenza di quelli presenti nel Rapporto dell’Economia della provincia nel 2012 – strumento informativo mirato alla dinamica congiunturale dei settori -, sono finalizzati alla lettura dei fenomeni in un’ottica di confronto territoriale e delineano quale posto occupi il territorio di Forlì-Cesena nel contesto nazionale.

Nel complesso si precisa che sono oltre un centinaio le tavole rese disponibili sul sito camerale; esse costituiscono un’ampia base informativa che permette un confronto, relativamente ad aree tematiche sociali ed economiche, con le altre realtà provinciali, la regione, le principali circoscrizioni territoriali (Nord-Est, Nord-Ovest, Centro, Sud e Isole) e col dato nazionale. In aggiunta, per molti argomenti è possibile il confronto in “serie storica”.

I dati riguardano temi strategici per lo sviluppo del territorio: demografia delle imprese, indicatori di bilancio, ambiente, impatto occupazionale e localizzazione delle imprese, contabilità economica territoriale, innovazione, commercio internazionale, turismo, credito, inflazione, demografia della popolazione, istruzione e formazione, mercato del lavoro, dotazione infrastrutturale.

In particolare gli indicatori maggiormente significativi riguardano: Imprenditorialità, ricchezza prodotta, mercato del lavoro e scambi con l’estero.

Tessuto imprenditoriale: la nostra densità imprenditoriale risulta elevata, con 102 imprese attive ogni 1.000 abitanti, pur essendosi verificato un ridimensionamento netto (98 media regionale, 88 nazionale) Ricchezza prodotta nel 2012: il valore aggiunto procapite in provincia nel 2012 è nettamente superiore al livello nazionale e risulta quarto tra le province della regione.

“Propensione all’export” 2012: FC 25,3%, ER 39,7%, Italia 27,8%, con minore incidenza a livello provinciale, di prodotti specializzati e high tec -I consumi procapite di beni e servizi, di euro 18.509, risultano nel 2011 inferiori alla media regionale che è di 18.964 euro, ma sono superiori alla media nazionale (16.088 euro). Il reddito disponibile procapite delle famiglie consumatrici è di euro 21.601 euro, superiore alla media regionale e a quella nazionale (rispettivamente 20.958 e 17.337 euro).

Il numero delle famiglie in condizioni di povertà relativa (cioè famiglie che hanno una spesa media mensile per componente, uguale o minore a euro 1.000) è inferiore al dato regionale e nazionale, dato dal 2010 in peggioramento per tutti i livelli territoriali. L’incidenza per FC è pari al 4,3%, per l’Emilia-Romagna al 5,2%, per l’Italia all’11%.

Il tasso di occupazione, nel 2012, nella nostra provincia è pari a 66,7 (13° posizione a livello nazionale), superiore al tasso medio nazionale (56,8), ma inferiore a quello regionale (67,6). Il tasso di disoccupazione nel 2012 è pari al 7,8 in provincia, più elevato di quello regionale (7,1) ma risulta inferiore a quello nazionale (10,7). Dato in peggioramento rispetto allo scorso anno.

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