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Forum dell'Economia della Romagna: "Terre come queste sono la California d'Europa"

Non sono stati usati mezzi termini per indicare un sistema economico “Made in Romagna” estremamente vivo, pronto ad affrontare le competitività future

"Il sistema economico romagnolo è tra i più performanti a livello europeo e queste terre come qualità di vita possono definirsi la California dell'Europa". Non sono stati usati mezzi termini per indicare un sistema economico “Made in Romagna” estremamente vivo, pronto ad affrontare le competitività future in un'ottica di globalizzazione, ma con un occhio al welfare, all'ambiente, al vivere bene. Tutto questo è emerso durante il Secondo Forum dell'Economia della Romagna dal titolo “Attrattività, Competitività, Crescita” tenuto venerdì presso i padiglioni di Cesena Fiera in via Dismano. Il Forum è stato organizzato da Cesena Fiera, EY (Ernest & Young, network mondiale di servizi professionali di consulenza direzionale, revisione contabile, fiscalità e transaction), Confindustria Romagna e Camera di Commercio della Romagna al quale hanno partecipato duecentocinquanta imprenditori.

Forum dell'Economia della Romagna

I dati sono stati estratti dall'”Osservatorio EY”, una elaborazione originale basata su un sistema di oltre 200 indicatori e sul confronto sia a livello nazionale sia a livello europeo, focalizzandosi quest’anno sul tema della crescita sostenibile del “sistema Romagna”, declinata sul piano economico-finanziario, sociale e ambientale. Importante ad inizio dell'incontro la relazione di Alberto Rosa, partner EY e responsabile per l’Emilia-Romagna, che in base ai dati raccolti ha evidenziato come il sistema economico romagnolo è tra i più performanti a livello europeo (1,111 vs 1,199 dell'area Lombardia/Milano), ottima l’educazione di base (1,003 vs l'1,007 dell'area Lombardia/Milano) e l’accessibilità delle infrastrutture fisiche e virtuali (1,333 vs l'1,395 dell'area Lombardia/Milano), attenzione all’ambiente superiore all’area Lombardia/Milano (0,951 contro l'0,886), imprenditori positivi verso la possibilità di fare sistema all’interno del territorio (64%).

Il forum moderato dal giornalista Rai Gianluca Semprini, romano di nascita ma con salde radici in Romagna come ama ripetere, ha avuto come momento di “voce alle imprese” l'intervento di due gruppi di imprenditori sul tema “Fare sistema e comunicare all'esterno. Come mantenere competitivo e attrattivo il territorio Romagna” e “Innovazione e competenze. Come attrarre talenti in Romagna per poter crescere”. E' seguito poi l'intervento del Premio Nobel per l'economia Eric Maskin concludendo con il presidente della regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini. Durante il primo incontro Sara Cirone, amministratrice delegata di Stafer, Patrizia Leardini direttore generale dei parchi polo Romagna e Livorno del Gruppo Costa Edutainment, Bruno Piraccini, presidente di Orogel, Fabrizio Togni, direttore generale di Bper hanno evidenziato come la ricerca, l'investimento, il welfare aziendale possano creare gli stimoli per affrontare le sfide del futuro, l'internazionalizzazione e migliorare non solo la qualità della vita dei lavoratori, ma di tutta la Romagna nell'ottica di un “Progetto, Sistema Romagna” che fa di queste terre un must di buon vivere e qualità dell'ambiente naturale.

Il secondo momento al quale hanno partecipato Angelo Benedetti, presidente di United Group, Roberto Bozzi, amministratore delegato di Vulcaflex, Alfredo Fioretti, presidente di Cmc Group, Romina Urbinati, direttore generale di Urbinati e Elisa Vincenzi, partner di EY, oltre ad affermare che occorre sempre più fare sistema con altre aziende del territorio per condividere esperienze e portare avanti nuovi progetti, rimarcano come si sente una profonda mancanza di personale tecnico qualificato ed in particolare di ingegneri. Auspicano una maggiore collaborazione con le scuole e l'avviamento di sinergie per portare sempre più studenti nell'area scientifica. L'intervento più atteso è stato quello del premio Nobel per l'economia economista Eric Maskin che non ha nascosto la sua ammirazione per la qualità di vita delle terre di Romagna, il buon cibo e il rapporto con l'ambiente naturale. “Si prospettano grandi sfide per il futuro – ha sostenuto il premio Nobel - e le imprese del territorio si devono sentire pronte, ma questo passa non solo dalle capacità imprenditoriali che non sembrano mancare e neanche dagli aspetti finanziari, bensì dalla possibilità di mettere in campo i cervelli adatti per questi scopi. Ecco perchè l'istruzione – ha proseguito - diventa determinate per favorire la crescita di studenti e laureati in grado di gestire il futuro. Bisogna investire in professori capaci e in università e scuole profondamente scientifiche e tecniche”. Su quest'onda ha concluso il presidente Stefano Bonaccini portando l'esempio che la regione Emilia – Romagna da decenni non arretra, anzi continua sempre più ad essere un volano economico per la nazione ed in particolare le terre di Romagna che da una secolare miseria, nel dopoguerra hanno saputo riscattarsi e divenire un esempio come sono adesso. In base a tutti questi parametri è in corso la richiesta di “Autonomia” al governo in modo che sia l'amministrazione regionale a dirigere il rinnovamento.

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