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Economia

Focus sul tessuto economico, a Forlì-Cesena 93 imprese ogni 1000 abitanti

L’imprenditorialità in provincia è particolarmente diffusa, lo dimostrano i dati della Camera di Commercio della Romagna

I dati Infocamere-Movimprese per il secondo trimestre del 2019, relativi al sistema imprenditoriale della Romagna (Forlì-Cesena e Rimini), confermano l’elevata e diffusa imprenditorialità rispetto al livello regionale e nazionale. In moderata flessione il numero delle imprese attive, mentre le localizzazioni attive risultano stabili. In crescita le imprese del settore Alloggio e ristorazione e quelle delle Attività immobiliari; crescono, inoltre, alcuni comparti del terziario (attività professionali, servizi di supporto alle imprese). Continua l’aumento del numero delle società di capitale.

Secondo i dati Infocamere-Movimprese elaborati dall’Ufficio Informazione economica della Camera di commercio della Romagna, al 30 giugno 2019 nel sistema aggregato Romagna (Forlì-Cesena e Rimini) si contano 81.638 imprese registrate (sedi), di cui 71.068 attive. Le localizzazioni (sedi di impresa e unità locali) registrate sono 99.691, di cui 88.521 quelle attive (-0,2% rispetto al medesimo periodo del 2018).

L’imprenditorialità si conferma diffusa: 97 imprese attive ogni 1.000 abitanti (90 imprese a livello regionale e 85 a livello nazionale).
Nel corso del secondo trimestre del 2019, nell’aggregato Romagna, si sono verificate 1.100 iscrizioni e 834 cancellazioni (al netto di quelle d’ufficio), per un saldo positivo di 266 unità; il tasso di crescita trimestrale delle imprese registrate risulta pertanto pari a +0,33%, in linea con il dato regionale (+0,34%) e inferiore a quello nazionale (+0,48%).

Nel confronto tendenziale con il 30/06/2018 si riscontra una diminuzione delle imprese attive pari allo 0,6%, inferiore al dato regionale (-0,8%), mentre a livello nazionale si apprezza ancora una situazione di sostanziale stabilità (-0,2%).

Per quel che riguarda i settori economici, i principali risultano, nell’ordine: Commercio (23,7% sul totale delle imprese attive), in calo dell’1,8%; Costruzioni (14,7%), in calo dello 0,5%; Agricoltura (12,6%); in flessione dell’1,4%. Alloggio e ristorazione (10,6%) risulta in aumento (+0,3%); Industria manifatturiera (8,7%) è, invece, in flessione (-0,5%), mentre le Attività immobiliari (7,8%) sono in aumento (+0,7%).
Si segnala la dinamica positiva (o comunque stabile) dei settori “Altre attività di servizi” (incidenza del 4,6% sul totale, +0,2% la dinamica tendenziale), “Attività professionali, scientifiche e tecniche” (incidenza del 3,5%, con una crescita dell’1,7%), “Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese” (incidenza del 2,9%, +0,9%). In flessione dell’1,9%, infine, le imprese del settore “Trasporto e magazzinaggio” che incidono per il 3,3% del totale.

Per quanto concerne la natura giuridica, più della metà delle imprese attive (il 55,3%) risulta costituita come ditta individuale; seguono le società di persone (23,3%) e le società di capitale (19,2%), unica forma giuridica in aumento (+3,8%), come si riscontra negli altri territori di riferimento (Emilia-Romagna e Italia).

“Il sistema imprenditoriale del nostro Territorio “tiene” e conferma anche il suo dinamismo - dichiara Alberto Zambianchi, Presidente della Camera di commercio della Romagna - Forlì-Cesena e Rimini -. Anche se il contesto economico generale è in rallentamento, le nostre imprese hanno buona capacità di resistenza e ottime potenzialità, sia sul mercato nazionale che all’estero. La Camera di commercio della Romagna continuerà, pertanto, a varare iniziative che vadano in tale direzione, anche in sinergia con tutti gli attori, pubblici e privati, del territorio.”

Sistema imprenditoriale: focus provinciale Forlì-Cesena

Al 30 giugno 2019, in provincia di Forlì-Cesena si contano 42.100 imprese registrate, delle quali 36.804 attive. L’imprenditorialità in provincia è particolarmente diffusa: 93 imprese attive ogni 1.000 abitanti (90 imprese a livello regionale e 85 a livello nazionale).
Al 30/06/2019 le localizzazioni registrate (sedi e unità locali) sono 50.769 delle quali 45.210 attive (-0,3%i rispetto al 30/06/2018). Nel secondo trimestre del 2019 si sono verificate 504 iscrizioni e 436 cancellazioni (al netto di quelle d’ufficio), per un saldo positivo di 68 unità. il tasso di crescita trimestrale delle imprese registrate risulta pertanto pari a +0,16%, inferiore al dato regionale (+0,34%) e a quello nazionale (+0,48%).

Nel confronto con il secondo trimestre del 2018, si riscontra un calo delle imprese attive dello 0,7%, inferiore al dato regionale (-0,8%), mentre a livello nazionale si apprezza ancora una situazione di sostanziale stabilità (-0,2%). La dinamica delle imprese attive non presenta particolari difformità a livello sub provinciale e delle principali aggregazioni territoriali: comprensorio di Forlì (-0,9%), Comune di Forlì (-1,1%); comprensorio di Cesena (-0,6%), Comune di Cesena (-0,8%).

Riguardo ai principali settori economici si ritrovano, nell’ordine, il Commercio (22,0% sul totale) con una flessione dell’1,4% delle imprese attive rispetto al secondo trimestre 2018, l’Agricoltura (incidenza 17,6%, -1,6% la dinamica), le Costruzioni (incidenza del 15,1%, -0,7%), il Manifatturiero (incidenza pari al 9,7%, -0,6%) e le Attività di alloggio e ristorazione (7,6% del totale, +0,1%). In crescita le Attività immobiliari (+0,9%), che costituiscono il 6,3% del totale delle imprese attive.

In flessione (-0,9%) la dinamica dei settore “Altre attività di servizio” (incidenza del 4,9% sul totale) e le imprese del settore “Trasporto e magazzinaggio” (3,6% l’incidenza, -2,0% la variazione), mentre le “Attività professionali, scientifiche e tecniche” (incidenza del 3,4%) e quelle di “Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese” (incidenza del 2,5%) crescono, rispettivamente, dello 0,7% e dell’1,9%.

Per quanto riguarda la natura giuridica, spiccano le imprese individuali (57,7% sul totale) in flessione dell’1,3%, seguite dalle società di persone (21,6% l’incidenza) in flessione dell’1,9%. Le società di capitale (18,1% del totale delle imprese attive) sono, invece, in aumento (+2,8%), così come negli altri territori di riferimento (Emilia-Romagna e Italia).

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