Export, la prima parte del 2014 sorride: bene ortofrutta. Spopolano le calzature di San Mauro Pascoli
Sono questi i principali dati che emergono dal Monitor dei distretti industriali dell’Emilia Romagna curato dal Servizio Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo per Carisbo, Cariromagna e Banca Monte Parma
Ancora in crescita il sistema distrettuale dell’Emilia Romagna che chiude con un aumento del 4% dell’export nel primo trimestre 2014, secondo una dinamica solo leggermente inferiore a quella dei distretti italiani (+5,4%). Sono questi i principali dati che emergono dal Monitor dei distretti industriali dell’Emilia Romagna curato dal Servizio Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo per Carisbo, Cariromagna e Banca Monte Parma. Dati positivi per l’ortofrutta romagnola, con un +8,8%. Bene anche il distretto dei mobili imbottiti di Forlì (+14,2%). Nel sistema moda invece, fatta eccezione per le calzature di San Mauro Pascoli (+9,8%), chiudono in negativo gli altri distretti: l’abbigliamento di Rimini (-3,1%) e le calzature di Fusignano Bagnacavallo (-3,7%).
“A trainare i flussi regionali sono stati i mercati avanzati (+5,6%) - commenta Adriano Maestri, direttore regionale di Intesa Sanpaolo - confermando il trend osservato già alla fine dello scorso anno, grazie in particolare alle buone performance nei primi tre sbocchi commerciali: Francia (4,4%), Germania (5,6%) e Stati Uniti (5,7%). Ha comunque continuato a crescere l’export verso i nuovi mercati (+1,5%), anche se su ritmi inferiori rispetto a quanto osservato nei trimestri precedenti. Da segnalare le buone performance in Cina (+24,6%) e Turchia (+52,6%), mentre subisce una brusca frenata l’export verso la Russia (-21%), legato in parte alle tensioni politiche che hanno interessato il paese. In un quadro nel complesso positivo prevale un’elevata dispersione dei risultati.”