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Economia

Estate bollente per l'agricoltura, il 10 tutti dal ministro a Roma

il prossimo 10 agosto saremo a Roma dal ministro Francesco Saverio Romano, che ha convocato le Organizzazioni agricole per discutere della grave crisi ortofrutticola". Lo riferisce il presidente della Cia Emilia Romagna, Antonio Dosi

“Si è concluso con un nulla di fatto, al contrario di quanto avvenuto nella discussione fra le Organizzazioni professionali agricole che hanno definito una “road map” comune, l’incontro di mercoledì 3 agosto dell’Organismo interprofessionale, dove  l'unico rappresentante della Grande distribuzione presente ha tenuto una posizione poco collaborativa. Anche per questo motivo il prossimo 10 agosto saremo a Roma dal ministro del Mipaaf, Francesco Saverio Romano, che ha convocato le Organizzazioni agricole per discutere della grave crisi ortofrutticola”. Lo riferisce il presidente della Cia Emilia Romagna, Antonio Dosi.

“Permane una situazione congiunturale per le specie orticole e frutticole estive e rimangono pesanti situazioni di mercato – afferma Dosi  - in particolare  i prezzi di cocomeri, meloni e pomodoro da mensa in tutte le regioni produttrici non sono remunerativi. Per quanto riguarda la frutta – prosegue - a livello europeo le Organizzazioni di prodotto  spagnole non danno alcuna collaborazione nel tentativo di alzare i prezzi di pesche e nettarine e attualmente offrono e realizzano mediamente 5-6 centesimi in meno delle Op italiane, con l’unico obiettivo smaltire le produzioni in raccolta ed in magazzino nei prossimi 20 giorni di commercializzazione”.

Tutte le organizzazioni agricole e, in seconda battuta, Op e Centrali cooperative condividono sostanzialmente richieste, indirizzi e strategie per affrontare la crisi dell’ortofrutta e porre basi per un futuro di maggior prospettiva. Proposte contenute in un documento trasmesso al Dicastero agricolo una settimana fa, dove vengono ribadite, tra i numerosi punti, la centralità delle Organizzazioni dei produttori e la validità della  Ocm (Organizzazione comune di mercato) come strumento di regolamentazione e gestione della produzione e dell'offerta, individuando però la necessità di ridefinire l’ordine di priorità di alcune misure e le risorse destinate, nonché una azione incisiva nei confronti della Gdo e la necessità di una collaborazione sempre più stretta con le organizzazioni ortofrutticole di Francia e Spagna per riequilibrare le risorse dell'intero comparto.
 

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