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Economia

Elezioni, Confcommercio ai candidati: "Facciamo la squadra Romagna"

Confcommercio Cesenate ha elaborato una piattaforma programmatica da condividere con i candidati alle elezioni politiche del 4 marzo

Confcommercio Cesenate ha elaborato una piattaforma programmatica da condividere con i candidati alle elezioni politiche del 4 marzo. "Premessa fondamentale- rimarca il presidente Corrado Augusto Patrignani - : con i parlamentari locali deve essere creato un rapporto organico e continuativo, per realizzare un gioco di squadra che permetta di rappresentare compiutamente il territorio, nelle sue istanze di sviluppo, in particolare quella di sostenere il sistema Romagna e e le sue eccellenze turistiche, imprenditoriali e culturali, nonché i suoi progetti di sviluppo. Il rapporto si deve sostenere su incontri periodici e non occasionali.Questo raccordo territoriale secondo Confcommercio va sviluppato in un’ottica trasversale fra tutti i parlamentari di ogni partito e in una dimensione non solo municipale, ma romagnola. In questo senso proponiamo la creazione di un ambito Romagna con consultazione stabile tra i parlamentari e gli interlocutori economici e sociali del territorio. Una squadra Romagna, al di là degli schieramenti partitici".

Confcommercio sta incontrando i candidati territoriali che fanno richiesta di confrontarsi con l'associazione: finora è avvenuto con Anna Maria Bernini (Forza Italia), Sandro Gozi (Pd). Prossimi incontri  fissati con Popolo della Famiglia, Pri, Fabrizio Landi (Pd). "Quanto al merito delle nostre proposte - aggiunge Patrignani - Confcommercio cesenate ha fatto proprio il documento "Un tema, una proposta. Le priorità delle imprese del terziario per la prossima legislatura” elaborato dalla Confederazione con i temi-chiave e le misure indispensabili per una crescita più sostenuta e per creare condizioni di mercato più favorevoli per la competitività delle imprese del terziario di mercato".

Le richieste principali

Sicurezza. Confcommercio chiede nuove leggi sulla certezza della pena che contrastino l’impunità dei criminali.

Fisco. Confcommercio chiede innanzitutto l'eliminazione degli aumenti dell'Iva previsti per il 2019, un'eventualità che avrebbe effetti catastrofici sui consumi delle famiglie e penalizzerebbe i livelli di reddito medio-bassi; propone, inoltre, una riforma dell'Irpef che preveda poche aliquote ridotte e l'introduzione di una "no tax area"; la riduzione e la semplificazione della tassazione locale attraverso l'introduzione di un'unica imposta sugli immobili, la "local tax", che sia totalmente deducibile per gli immobili strumentali delle imprese; tra le priorità, sempre in ambito fiscale, la web tax per le multinazionali dell'e-commerce.

Lavoro. Confcommercio conferma la necessità di mantenere alcune importanti novità introdotte dal Jobs Act, come la flessibilità del lavoro, la riforma degli ammortizzatori e il bilanciamento delle politiche attive e passive, ma ritiene indispensabile proseguire nella riduzione strutturale del costo del lavoro e individuare uno strumento per il lavoro occasionale in grado di colmare il vuoto generato dall'abolizione dei voucher.

Commercio. Confcommercio dice no a ulteriori liberalizzazioni, chiede la reintroduzione di una regolazione minima per le aperture dei negozi, il sostegno ai centri storici e ai negozi di vicinato.

Credito. Si richiedono il rafforzamento degli strumenti di "microcredito" imprenditoriale, l’attuazione della riforma del fondo di garanzia per le pmi e rilancio dei Confidi.

Turismo. Confcommercio rinviene la necessità di attuare  il Piano strategico di sviluppo del turismo e di valorizzare pienamente il nostro “petrolio”. Servono nella Riviera romagnola interventi sul ripascimento della spiaggia e vanno realizzare infrastrutture per velocizzare i trasporti.

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