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Economia

Turismo, l'analisi della Cisl: aumentano i turisti italiani in Romagna, "ma c'è tanto da fare"

Presentati al terzo congresso Fisascat Cisl Romagna i dati della stagione turistica romagnola: ancora segno meno in tutte e tre le province. Fatte proposte per un turismo di qualità e staffetta per la legalità

Il terzo congresso della Fisascat Cisl Romagna, svoltosi domenica all’Auditorium di San Patrignano, ha visto la riconferma di Gianluca Bagnolini come segretario generale e di Laura Chiarini e Luigi D’Alessandro come segretari. In questa occasione sono stati presentati i dati relativi al turismo in Romagna tra gennaio e agosto, che purtroppo non sono ancora confortanti. "In base ai dati provvisori pubblicati dalla regione Emilia Romagna relativi al periodo gennaio-agosto 2021 - sottolinea il segretario Bagnolini - le tre province romagnole hanno visto una forte ripresa delle presenze turistiche rispetto allo scorso anno, ma siamo ancora lontani dai livelli registrati prima della pandemia".

La provincia di Rimini è quella che registra il numero più alto di presenze turistiche (2 milioni e 128mila), seguita dalla provincia di Ravenna con 95 mila e Forlì-Cesena con 715mila. Ma è Forlì-Cesena che registra una crescita maggiore rispetto al 2020 +33,4% (+26,4% Rimini; +28,6% Ravenna). Tutta la Romagna però segnala ancora un segno negativo di presenze rispetto al prima del covid: Rimini -31%; Ravenna -25%; Forlì-Cesena -22%. Anche i pernottamenti sono in calo in tutta la Romagna: -27% a Rimini; -20% a Ravenna e Forlì-Cesena. Il covid ha aumentato il numero di turisti italiani che hanno scelto la Romagna come meta per le loro vacanze e rispetto allo scorso anno grazie al green pass si è avuto il ritorno del turismo straniero, ma tanto c’è ancora da fare per tornare ai livelli precedenti la pandemia. "Siamo convinti – continua Bagnolini- che il settore turistico sia una punta di diamante nel nostro territorio, grazie alle tante strutture ricettive e città d’arte che ogni anno migliorano la loro offerta turistica, ma dobbiamo sempre più uscire dalle logiche comunali e concentrarci su una offerta turistica che sia non solo estiva ma annuale e che sia romagnola, integrando offerte congressuali, sportive, termali, culturali, religiose, artistiche, enogastronomiche e di benessere legando la costa all’entroterra".

"Per migliorare la vita del nostro territorio serve offrire un lavoro che sia di qualità e di questo abbiamo discusso durante il nostro terzo congresso, intitolato "Qualità della vita, qualità del lavoro la sfida sui valori  del Sindacato di prossimità nell’era digitale". E’ necessario un rapporto di confronto costante tra imprenditori e sindacati, affinché si possano incentivare percorsi di qualificazione professionale dei lavoratori, garantiti da fondi interprofessionali e dagli enti bilaterali del settore. Anche questa estate nella nostra Riviera numerose sono state le attività illecite scoperte, con lavoratori in nero e sottopagati. Questo sarà il tema di fondo della “Staffetta per la legalità” che quest’anno si svolgerà a Rimini al Teatro degli Atti e che vedrà i saluti del neo sindaco Jamil Sadegholvaad la partecipazione dell’assessore regionale Corsini, del presidente di Confcommercio di Rimini Indino ed altri esperti sul tema turismo e legalità dal titolo "Pnrr 2021-2026 Per un nuovo modello turistico: Accessibilità, Sostenibilità, Integrazione"".

"Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) sarà una occasione fondamentale per il nostro Paese, perché prevede per il turismo 8,13 miliardi a favore di misure di ristrutturazione delle strutture turistiche e culturali, interventi sui borghi e per una sempre più diffusa digitalizzazione delle strutture ricettive. Sarà un punto di partenza fondamentale anche per il turismo in Romagna, ma non dobbiamo dimenticare che per avere un turismo di qualità serve un lavoro di qualità. La digitalizzazione impone l’avviamento di percorsi di formazione continua, per prevenire il disallineamento tra competenze dei lavoratori ed esigenze produttive. Urgente - conclude il segretario della Fisascat Cisl Romagna - è quindi il rafforzamento delle politiche attive e degli ammortizzatori sociali, prevedendo uno strumento selettivo che salvaguardi la stagionalità".

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