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Economia Cesenatico

Dalla Regione 7 milioni per metter a nuovo gli alberghi

Il bando mette a disposizione 7 milioni di euro per la riqualificazione delle strutture ricettive dell'Emilia-Romagna con un investimento minimo di 1 milione di euro

Sono 53 le domande pervenute alla Regione per la riqualificazione delle strutture alberghiere. Il bando, che scadeva il 15 gennaio scorso, mette a disposizione 7 milioni di euro per la riqualificazione delle strutture ricettive dell’Emilia-Romagna con un investimento minimo di 1 milione di euro e contributo massimo in conto capitale per 200 mila euro. Le domande presentate prevedono interventi complessivi per 108 milioni di euro.

28 sono arrivate da Rimini, 8 da Ravenna, 4 da Bologna, 3 da Forlì-Cesena, 3 da Modena, 3 da Piacenza, 2 da Ferrara e 1 Parma. “Appare del tutto evidente che a fronte di un incentivo per la riqualificazione delle strutture ricettive vi è stata una consistente risposta da parte degli operatori”, sottolinea l’assessore regionale a Turismo e commercio Maurizio Melucci.

“E’ molto probabile, purtroppo, che le risorse messe a disposizione non saranno sufficienti per finanziare tutti i progetti. Questa è la dimostrazione che le proposte che abbiamo avanzato al Governo nei mesi passati andavano nella direzione giusta. In particolare, che si può ottenere l’innovazione del prodotto turistico se vi sono agevolazioni fiscali (una detrazione degli interventi dalle tasse come per le abitazioni) e incentivi alla riqualificazione. Questa esperienza ci rafforza in questa convinzione, che ripresenteremo al prossimo Governo”, conclude Melucci.

"La forte risposta degli operatori è un segnale davvero importante - afferma Thomas Casadei, consigliere regionale e capogruppo PD Commissione Turismo, Lavoro, Cultura, Scuola, Formazione e Sport -. Se ci sono agevolazioni fiscali e aiuti economici mirati e basati su progetti, il turismo ha voglia di accettare le sfide del futuro e mostra una chiara consapevolezza del bisogno di rinnovarsi. Investire risorse in un settore strategico come il turismo, potenziando il nostro straordinario patrimonio storico-culturale ed enogastronomico e favorendo la crescita del flusso dei visitatori, significa investire anche in settori dal concreto impatto in termini occupazionali, di lavoro e impresa, nonché di valorizzazione dei territori".

"Il turismo, insieme alla cultura, può rappresentare il volano primario per la ripartenza dell’economia nazionale. È fondamentale che il prossimo governo riservi un’attenzione primaria a questo settore, mettendolo in cima all’agenda di uno sviluppo equilibrato e di qualità, aperto all’Europa e rispettoso dell’ambiente. Il numero di domande pervenute alla Regione dimostra che il turismo deve tornare al centro dell’azione del governo nazionale, per essere finalmente un comparto decisivo di un’industria di qualità, imperniata sul “ben essere” e la qualità della vita", conclude Casadei.

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