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Economia

Credito e risparmio in provincia, incremento dei prestiti per le piccole imprese e il manifatturiero

“Gli ultimi dati riferiti al contesto nazionale, tratti dal Bollettino economico di aprile 21 della Banca d’Italia, evidenziano un miglioramento delle prospettive generali"

Nei primi tre mesi del 2021 nel territorio Romagna – Forlì-Cesena e Rimini si conferma la ripresa del credito, iniziata nel 1° trimestre 2020, sia alle imprese, sostenuta dalle misure intraprese per far fronte all’emergenza sanitaria, sia alle famiglie. Per la provincia di Forlì-Cesena si rileva un maggior incremento dei prestiti per le piccole imprese e il settore manifatturiero.

“Gli ultimi dati riferiti al contesto nazionale, tratti dal Bollettino economico di aprile 21 della Banca d’Italia, evidenziano un miglioramento delle prospettive generali, miglioramento che risulta sostenuto sia dagli effetti positivi della campagna vaccinale, sia dalle recenti iniziative di politica economica – commenta Alberto Zambianchi, presidente della Camera di Commercio della Romagna –. Nel breve periodo, ci potranno essere ancora delle turbolenze, connesse all'evoluzione della pandemia e all’allentamento delle restrizioni, ma il nostro Paese sta confermando la sua capacità di resilienza. Attraverso gli indicatori disponibili, infatti, nei primi tre mesi dell’anno in corso, emerge che la situazione economica si sta stabilizzando, attraverso il progressivo rafforzamento dell'industria ed una crescita, seppur, ancora assai debole, dei servizi. Il credito, dunque, risulta sempre essenziale, sia per la sopravvivenza di molte imprese, sia per il sostegno ai nuovi investimenti. Seguendo le istanze che arrivano dalle Associazioni di Categoria e da singole imprese, la nostra Camera ha moltiplicato le iniziative della “cabina di regia” - attivata a livello territoriale -, con lo scopo di favorire il dialogo fra Sistema Bancario e Sistema delle Imprese, ed ampliare, per quanto possibile, i finanziamenti. Questa, da sempre, è una linea prioritaria di azione della Camera di commercio della Romagna, nella quale, nell’ultimo biennio sono state impiegate ingenti risorse. Desidero anche ricordare la collaborazione sempre fornita dalla sede territoriale della Banca d’Italia e l’impegno del personale camerale. Sottolineo che, per far fronte all’emergenza causata dalla pandemia, la Camera e il suo personale hanno intensificato il proprio impegno ed hanno garantito il massimo sostegno possibile alle imprese, sia nell’area credito, sia nell’area ristori”.

Secondo i sondaggi della Banca d’Italia, a partire dal secondo trimestre 2021, vi saranno una ripresa degli investimenti e dei consumi, tuttavia la propensione al risparmio resterà elevata. Le condizioni dei mercati finanziari continuano a essere distese. Il credito alle imprese seguita ad espandersi a un ritmo solido, riflettendo una domanda ancora elevata di prestiti garantiti; le condizioni di offerta restano, nel complesso, accomodanti. A fronte dei nuovi interventi di contenimento dei contagi, il Governo ha varato ulteriori misure a sostegno soprattutto delle famiglie e delle imprese; risorse aggiuntive sono state poi destinate al rafforzamento del piano vaccinale e di altre azioni di contrasto alla pandemia. Il Governo, inoltre, nell'ambito dello strumento finanziario per la ripresa dell'Unione europea (Next Generation EU), ha predisposto il Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).

“Le accresciute esigenze di liquidità delle imprese, alimentate da un calo dei flussi di cassa particolarmente accentuato durante il periodo di chiusura delle attività non essenziali , si sono riflesse in un aumento della domanda di credito. Le maggiori richieste di finanziamento hanno anche risposto all’esigenza di detenere un più elevato livello di scorte liquide per finalità precauzionali, in connessione con l’accresciuta incertezza sulle future prospettive economiche – sottolinea Giuseppe Genovese, Capo della Filiale di Forlì della Banca d’Italia -. Il fabbisogno di liquidità è stato in larga parte soddisfatto dal credito bancario. Ne è conseguito un incremento della liquidità a disposizione delle imprese cui ha contribuito anche la riduzione degli investimenti. Il tasso di deterioramento dei prestiti non ha ancora risentito dell’evoluzione negativa del quadro congiunturale. In prospettiva l’evoluzione della rischiosità dei finanziamenti appare legata ai tempi e al livello di gradualità del disimpegno pubblico dalle misure di sostegno”

Prestiti e risparmio finanziario – provincia di Forlì-Cesena

In base ai dati provvisori della Banca d’Italia (Ufficio Ricerca Economica di Bologna), in provincia di Forlì-Cesena, al 31/03/2021 i prestiti totali ammontano a 11.377 milioni di euro (8,4% dell’Emilia-Romagna), così suddivisi: 61,1% alle imprese, 34,7% alle famiglie e 4,2% ad altri soggetti (società finanziarie, enti pubblici, istituzioni senza scopo di lucro).

Rispetto al 31 marzo 2020 si rileva un incremento dell’1,4% dei prestiti concessi (+3,6% a livello regionale); nel dettaglio, si registra un aumento dei prestiti alle imprese dell’1,0% (+0,8% alle medio-grandi, +2,0% alle piccole) e una crescita di quelli alle famiglie del 2,7%. In merito ai primi, si evidenzia un incremento del credito al settore manifatturiero (+6,4%) e, contestualmente, una diminuzione sia verso le costruzioni (-2,6%) sia, lievemente, verso il macrosettore dei servizi (-0,3%).

Continua a diminuire il tasso di deterioramento del credito, inteso come rapporto tra il flusso dei nuovi prestiti deteriorati nel periodo considerato e l’ammontare dei prestiti non deteriorati alla fine del periodo precedente (calcolato come media annua trimestrale): 0,9% nel 1° trimestre 2021, rispetto al 2,3% dei primi tre mesi del 2020.

Per ciò che riguarda il risparmio finanziario, in provincia, al 31/03/21 l’ammontare risulta di 18.617 milioni di euro (7,3% dell’Emilia-Romagna): il 64,9% è costituito dai depositi bancari, il restante 35,1% dai titoli a custodia.

Rispetto al 31 marzo 2020 si riscontra una decisa crescita del risparmio totale, pari a +13,5% (+15,2% a livello regionale), dovuta all’aumento sia dei depositi (+13,3%) sia degli investimenti in titoli (+13,8%), in particolare di quelli gestiti dagli OICR (Organismi di investimento collettivo del risparmio), che rappresentano il 51,2% dei titoli in portafoglio (+20,5% annuo); crescono comunque, pur in misura inferiore, anche gli investimenti in titoli di Stato (+8,0%).

In relazione al Fondo di Garanzia per le PMI, a seguito dei provvedimenti adottati per fronteggiare la crisi economica fortemente aggravata dall’emergenza sanitaria, in un periodo di tempo che copre più di un anno, è stato registrato un netto aumento delle domande pervenute; queste, fino al 28 febbraio 2021, grazie al Decreto Liquidità hanno riguardato una platea più ampia di imprese (tutte quelle con meno di 500 addetti), mentre, dal 1° marzo 2021, su disposizioni dettate dalla Legge di Bilancio 2021, riguardano le PMI nel senso stretto del termine (quindi, le imprese con meno di 250 addetti).

Ciò detto, tra il 17 marzo 2020 e il 10 maggio 2021, nella provincia di Forlì-Cesena sono state registrate 16.734 operazioni di finanziamento (9,0% del totale regionale), di cui il 54,4% riferite ai prestiti entro i 30mila euro, per un importo finanziato pari a 1.492 milioni di euro (89mila euro come importo finanziato medio). Tali operazioni, nel periodo considerato, sono state pari a 46 ogni 100 imprese attive (47 in Emilia-Romagna, 39 in Italia).

In termini di raffronto annuo, le domande complessive pervenute nell’anno 2020 sono state 13.349, con un incremento, rispetto al 2019 (969 domande), del 1.277,6%.

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